ISOLA CAPO RIZZUTO In un atto di sfrenata barbarie che colpisce al cuore della lotta contro la criminalità organizzata, la futura Casa della Legalità Piersanti Mattarella, un progetto di grande valore sociale e simbolico gestito dall’Associazione Valentia, è stata brutalmente devastata. Questo edificio, simbolo di una nuova era di giustizia e legalità, è stato consegnato all’associazione dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità (Anbsc) pochi mesi fa. L’associazione è stata l’unica realtà calabrese ad aver superato l’Istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di Enti e Associazioni cui assegnare, a titolo gratuito, ai sensi dell’art. 48, comma 3, lett. c-bis, del Codice Antimafia, beni immobili confiscati in via definitiva, per la loro destinazione a finalità sociali, con l’obiettivo di diventare un baluardo contro il potere mafioso.
«I criminali – si legge in una nota dell’associazione – hanno rimosso tutti gli infissi e i sanitari e hanno manomesso gli impianti luce e acqua dell’edificio, che è stato allagato. Oltre al danno materiale, che ammonta a decine di migliaia di euro, ciò che colpisce è l’arroganza di questi gesti. Gli autori di questo vile atto hanno voluto dimostrare la loro forza criminale, lasciando un chiaro messaggio intimidatorio: un tentativo di mettere in ginocchio dei giovani impegnati in un’attività sociale ancora prima della sua nascita».
«Questo attacco è un insulto diretto a chiunque creda nella giustizia e nella legalità”, ha affermato Anthony Lo Bianco, presidente dell’Associazione Valentia. «Non ci piegheremo di fronte a questa arroganza criminale. La Casa della Legalità Piersanti Mattarella sorgerà, nonostante le azioni criminali, come un simbolo di resistenza e di speranza per tutto il Sud Italia». «L’arroganza e lo sfregio mafiosi di questo atto non possono essere sottovalutati. È un tentativo di destabilizzare non solo un progetto, ma l’intero tessuto morale e civico che sostiene la lotta contro la criminalità organizzata». L’Associazione Valentia, con coraggio e determinazione, ha già presentato una denuncia ai carabinieri e si impegna a non lasciare che questo vile attacco ostacoli il loro nobile obiettivo».
La Casa della Legalità Piersanti Mattarella è destinata a diventare un centro vitale per l’educazione alla legalità, un luogo dove i cittadini possono unirsi nella lotta contro l’oppressione mafiosa. «Questo attacco non fa che rafforzare la determinazione dell’Associazione Valentia e della comunità di Isola Capo Rizzuto a perseguire questo obiettivo. In questo momento critico, l’Associazione Valentia invita la comunità e le istituzioni a unirsi in un fronte comune contro la criminalità. La risposta a questo atto di barbarie non sarà la paura, ma un rinnovato impegno per la giustizia e la legalità. La Casa della Legalità Piersanti Mattarella diventerà realtà, un faro di speranza e un simbolo della vittoria della legalità sull’arroganza e la violenza criminale».
«Il raid vandalico con cui dei criminali, agendo di notte, hanno devastato ad Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese, un immobile confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato per finalità sociali all’associazione “Valentia”, è la prova di quanto le cosche soffrano non solo sul piano economico la sottrazione dei simboli del loro potere sul territorio. Sono state già sconfitte dallo Stato e anche stavolta non l’avranno vinta». E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI), che prosegue: «Faccio appello agli inquirenti perché facciano luce al più presto su quanto avvenuto, assicurando alla giustizia i responsabili del grave danneggiamento. Dall’immobile, destinato a diventare la “Casa della Legalità Piersanti Mattarella”, sono stati portati via tutti gli infissi e danneggiati i bagni e gli impianti. Rivolgo la mia vicinanza e il mio sostegno all’associazione “Valentia”, che con grande determinazione, ottenendo l’assegnazione dell’immobile dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati dopo una istruttoria pubblica, ha portato avanti un progetto che in un territorio particolarmente difficile punta ad affermare e diffondere la cultura della legalità e della lotta alla mafia, che qualcuno ha tentato inutilmente di stroncare sul nascere. Sono certa che la reazione delle istituzioni sarà adeguata, così come sarà pieno il supporto a giovani che hanno scelto di impegnarsi in prima persona nel contrasto alla cultura mafiosa e non vogliono piegarsi all’arroganza criminale».
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