ROMA Dopo l’approvazione, con fiducia, dell’aula del Senato dello scorso 22 dicembre, arriva dall’aula della Camera il via libera definitivo alla legge di Bilancio 2024. Il disco verde alla manovra di bilancio si traduce, tra le altre misure, nella rimodulazione dei fondi stanziati (11,6 miliardi al 2032) per il Ponte sullo Stretto, con una riduzione degli oneri a carico dello Stato per 2,3 miliardi, recuperati dal Fondo di sviluppo e coesione. Come riporta Repubblica, saranno 718 i milioni destinati dai ministeri, mentre i danari a carico di Sicilia e Calabria sono pari a 1,6 miliardi. Immediate le reazioni della minoranza. «Una manovra senza investimenti, che non sostiene le imprese nella conversione ecologica e nell’innovazione», dice la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, nella sua dichiarazione di voto sulla manovra in aula alla Camera. «L’unico investimento previsto – ha sottolineato – è il progetto sbagliato e anacronistico di Salvini del Ponte sullo Stretto. Risorse che potevano essere utilizzate per un grande piano straordinario sulla casa, che sta diventando un’emergenza per il Paese. Mentre sottraete risorse alle regioni che servivano a migliorare subito la mobilità in quelle regioni». Critico anche il capogruppo del M5s, Francesco Silvestri. «Non ha una visione, non ha uno straccio di progetto per il Paese». «La dura realtà è che non avete nulla se non quattro misurette che proponete dagli anni Novanta – aggiunge – il Ponte sullo stretto, gli attacchi alla magistratura».
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