Sangalli: «Con la riforma del fisco stimiamo 6 miliardi di consumi in più»

ROMA «Apprezziamo l’equilibrio tra l’attenzione al buon andamento dei conti pubblici e l’esigenza di contrastare l’impatto dell’inflazione sui livelli di reddito bassi e medio bassi, sia attraverso la riduzione del cuneo contributivo, sia attraverso il debutto del sistema Irpef a tre aliquote». Lo dice il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli commentando la riforma fiscale del governo in un’intervista a QN. «Sono misure che determinerebbero consumi aggiuntivi, secondo le nostre stime, per oltre sei miliardi di euro. Si tratta, però, di un punto d’equilibrio che va consolidato anche per dare prospettiva strutturale alle misure che ho appena ricordato», prosegue. Per quanto riguarda la chiusura del 2023 «secondo le previsioni del nostro Ufficio Studi» l’anno «dovrebbe chiudersi con una crescita a +0,8% e consumi poco sopra l’1%, mentre per il 2024 il Pil dovrebbe attestarsi a +0,9% e in consumi intorno all1%». Mentre l’anno che sta per iniziare, il 2024, «si annuncia con un’economia in rallentamento e con il permanere di elementi di incertezza – conclude Sangalli – . È evidente, dunque, che per il 2024 le due grandi sfide sono quelle della crescita e della finanza pubblica».