Vibo, dopo quasi trent’anni il teatro è pronto. Limardo: «Un orgoglio per la città» – VIDEO

VIBO VALENTIA Un’opera attesa da quasi trent’anni, che era diventata ormai emblema delle incompiute della città di Vibo Valentia. Questa volta, però, il calvario burocratico del teatro comunale vibonese sembra davvero finito. Ad annunciarlo è lo stesso sindaco di Vibo Maria Limardo, con una conferenza in grande sfarzo convocata proprio all’interno del foyer teatrale. «Una giornata memorabile nella quale non manca l’emozione» esprime a margine della conferenza il primo cittadino del capoluogo vibonese. Presenti all’inaugurazione, oltre ai membri della giunta comunale, anche la vicepresidente della Regione Giusi Princi e l’assessore regionale Rosario Varì. Grande partecipazione anche dei cittadini e dei rappresentanti delle associazioni cittadine. «Le persone – ha spiegato la Limardo – si sono presentate qui in maniera spontanea, a dimostrazione di come il territorio sia pronto per questa struttura e della grande aspettativa che si è creata».

A breve la stagione teatrale

Tempi brevi, promette il sindaco, anche per l’inizio della stagione teatrale. «Confidiamo nel mese di gennaio di fare ufficialmente la prima» risponde ai microfoni. «Non abbiamo ancora una data stabilita, ma sicuramente non saranno tempi lunghi». L’idea è quella di debuttare con uno «spettacolo poliedrico che coinvolga tutte le arti, dalla drammaturgia alla danza». Per poi stabilire una vera e propria stagione teatrale «che possa proiettare la città sin da subito sul panorama nazionale». A tal proposito il sindaco annuncia anche «una forte collaborazione, un gemellaggio con il Teatro Il Parioli di Roma». Ad assumere la direzione artistica del Teatro, afferma la Limardo, sarà la nota attrice Angela Finocchiaro. «Avremo fin da subito nomi di spessore, come Ale e Franz e Dalla Palma». La struttura «resta comunque della città, dei cittadini e della rete di associazioni con cui stiamo già collaborando e vogliamo continuare a farlo».

«Una bella pagina per la Calabria»

«Una rappresentazione di quando la cultura diventa espressione di civiltà». Esprime soddisfazione anche la vicepresidente della Regione Giusi Princi. Nel fare un «plauso al sindaco e all’amministrazione» parla di «un’impresa storica portata a compimento, dal momento che i lavori erano iniziati negli anni ’90, poi bloccati e finalmente concretizzati». «Un’opera – continua la Princi – che darà lustro all’intera Calabria, perché abbiamo bisogno di teatro, di cultura e di turismo. Noi come Regione andremo a sostenere le realtà teatrali. Abbiamo lanciato con il presidente Occhiuto un piano triennale per sostenere l’attività teatrale con un fondo 10 milioni di euro». I teatri, aggiunge, «arricchiscono sia culturalmente che socialmente, favorendo anche l’ambito occupazionale». «Una realtà –  conclude – che mi auguro venga popolata da tanti giovani e, da delegata dell’istruzione, oltre che di teatro, mi impegnerò a sostenere l’incontro tra cultura e scuole».

«Un momento storico»

Ai complimenti per l’amministrazione si unisce anche l’assessore regionale Rosario Varì. «Arte e cultura – afferma ai microfoni – sono fondamentali per lo sviluppo del territorio». «Tutti i momenti di grande crescita e sviluppo sociale ed economico sono coincisi con momenti in cui c’erano sul territorio nazionale grandi figure di letterati, artisti e scienziati». Oltre 500 i posti in platea, un numero «ben dimensionato rispetto alla provincia». «L’auspicio – conclude Varì – è che diventi presto operativo perché questo territorio ne ha bisogno». Presenti in prima fila anche gli ex sindaci della città Franco Sammarco, Nicola D’Agostino, Elio Costa e l’ex senatore Franco Bevilacqua. «Noi raccogliamo il lavoro di molti anni» ha rimarcato il sindaco ringraziando tutte le amministrazioni che l’hanno preceduta. «Loro si sono spesi molto per il teatro». La Limardo ha, in particolare, ringraziato «il sindaco Costa che ha posto la prima pietra e ha preso la coraggiosa scelta di aprire un mutuo per continuare i lavori» e, soprattutto, «il senatore Bevilacqua che quasi vent’anni fa si è impegnato per ottenere i fondi necessari per la costruzione». (redazione@corrierecal.it)

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