CUTRO Una «grande manifestazione», che si terrà il prossimo 26 febbraio a Cutro, in occasione del primo anniversario della strage di Steccato di Cutro, costato la vita ad almeno 94 migranti, tra cui 35 bambini, mentre decine di corpi non furono mai ritrovati, è stata annunciata all’Adnkronos dal sindaco di Cutro, Antonio Ceraso. «Insieme con la Regione Calabria e la Prefettura si sta organizzando questo momento di ricordo», spiega il sindaco del piccolo comune. Nel discorso di fine anno anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto ricordare quanto accaduto quasi un anni fa e soprattutto la solidarietà dimostrata dalla comunità di Cutro. Per la strage è in corso un processo davanti al Tribunale di Crotone. Lo scorso novembre il gup di Crotone Elisa Marchetto, nel processo con rito abbreviato ad uno dei presunti scafisti, ha accolto la costituzione di parte civile avanzata dall’Avvocatura dello Stato per conto della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno. Agli imputati, tre scafisti, due pachistani e un turco, vengono contestati, in concorso tra loro, i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento. Per un quarto si sta procedendo con rito abbreviato.
«I compaesani hanno apprezzato molto le parole del Capo dello Stato – ha proseguito Ceraso – è stato qualcosa di positivo. E’ la prima volta, o comunque una delle rare volte, che un Capo dello stato citi un comune, a mia memoria». «Tutti quelli che mi hanno fermato dicono grazie a Mattarella di avere portato in alto il nome di Cutro. C’è chi ne parla solo per la ‘ndrangheta. Ma ci sono tanti professionisti per bene, lavoratori, scultori, musicisti. Di queste persone siamo orgogliose». Poi spiega che non è più andato al mare dopo la strage. «Ho una casa al mare ma non sono più andato. Sono immagini indelebili, quelle di febbraio – dice – non riesco ad andare al mare». E ricorda: «Noi a Cutro abbiamo fatto il cimitero islamico, inumato nove persone. Sei senza nome, tra cui un bambino di otto anni. Cercheremo di allestire le loro lapidi, c’è una persona che se ne sta occupando. Per rendere il luogo accogliente. Abbiamo avuto subito la disponibilità davanti alle cappelle gentilizie, con l’Imam e il nostro parroco, don Davide».
«In occasione delle festività natalizie, ci siamo scambiati gli auguri con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attraverso il suo capo cerimoniale e attraverso il sottosegretario Wanda Ferro», ha poi detto all’Adnkronos il sindaco di Cutro Ceraso. «Quello che è importante è non dimenticare, lo ripeto», sottolinea il sindaco di Cutro che ringrazia, oltre al premier Meloni, anche il Capo dello Stato per avere citato la comunità di Cutro nel discorso di fine annoi al Quirinale. «Tutti questi segnali vanno nella direzione di sollevare le sorti di questo territorio, che ha grosse situazioni di disagio, dal malaffare alla delinquenza. «Il 31 dicembre non sono andato in piazza a Crotone ad assistere allo spettacolo ‘L’anno che verrà’ con Amadeus e tanti artisti per salutare il nuovo anno. Sono rimasto a casa, con i miei familiari. Non era il caso», ha infine detto il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, parlando della diretta Rai di fine anno a Crotone che ha portato in piazza migliaia di persone. Il primo cittadino si augura che «manifestazioni come queste possano aiutare il turismo” della Calabria anche se ritiene che «non bastino per aiutare il turismo, sono dei momenti, bisogna vedere il ritorno di immagine».
“Ho accolto con commozione e orgoglio le parole del presidente Mattarella che, nel suo discorso di fine anno, ha elogiato la composta pietà della gente di Cutro, capace di incarnare quei valori di libertà, solidarietà, uguaglianza, giustizia e pace che la Costituzione pone alla base della nostra convivenza”. Lo dichiara il senatore calabrese di Forza Italia, Mario Occhiuto. “A distanza di quasi un anno, negli occhi e nel cuore dei calabresi e di tutti gli italiani è ancora vivo il dolore per quel naufragio che causò la morte di 94 migranti, tra cui 35 bambini, e decine di dispersi – aggiunge -. Una tragedia che abbiamo voluto ricordare con una vera e propria chiamata alle arti sulla spiaggia di Steccato. Una messa laica che oggi, alla luce dell’alto riferimento nel messaggio del presidente Mattarella, assume un significato ancora più profondo. Le parole del Capo dello Stato rappresentano un riconoscimento al grande cuore della gente di Calabria e un impegno per il futuro a fare sempre meglio e di più in termini di civiltà e di accoglienza”, conclude il senatore calabrese ed ex sindaco di Cosenza.
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