CATANZARO La stessa fesseria gli dobbiamo raccontare, Matte’. Questa è la versione, non ce ne sono altre». Giuseppe Giuliano, all’epoca commissario straordinario dell’Ao “Mater Domini” di Catanzaro, si rivolge così all’allora direttore sanitario dell’Azienda Matteo Galletta. La «fesseria» riguarderebbe il presidio ospedaliero “ex Villa Bianca”. Giuliano e Galletta – secondo quanto risulta dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Catanzaro – avrebbero comunicato «l’esistenza di 40 posti letto attivabili entro 48 ore, in realtà non esistenti, trovandosi i locali – pur appositamente liberati – in completo stato di abbandono». Non avrebbe funzionato «neppure la rete di erogazione dei gas medicali» e mancava il personale. Nei giorni dell’emergenza Covid i manager pensavano a evitare restrizioni troppo pesanti e avrebbero agito «con l’accordo di dichiarare posti letto completamente inventati, il cui numero variava a seconda della richiesta formulata dall’organo politico». A distanza di sei mesi, la procura di Catanzaro ha chiuso le indagini nei confronti dell’ex commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini” Giuseppe Giuliano e dell’ex direttore sanitario della stessa azienda Matteo Galletta. C’è un altro passaggio significativo per chi indaga e riguarda una conversazione, nella quale Galletta chiede a Giuliano se 22 posti vadano «messi» attivabile: «Sì, sì, mettili attivabile e devono fare in culo che mi hanno rotto le palle, questi stanno cercando di scivolarmi la zona rossa a me, capito?», risponde l’ex commissario del Mater Domini. La procura ha chiuso le indagini anche nei confronti dell’ex rettore dell’Università Magna Graecia Giovanbattista De Sarro e del direttore sanitario del Policlinico Mater Domini Caterina De Filippo.
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