Il nuovo anno di “Telesuonano” si apre con un focus sull’area grecanica calabrese. Questa sera alle 21 sul canale 75 de “L’altro Corriere tv” i sindaci di Melito Porto Salvo e Roghudi, Salvatore Orlando e Pierpaolo Zavettieri, saranno infatti ospiti di Danilo Monteleone e Ugo Floro.
Scrigno di una storia ultra millenaria che si intreccia con il quotidiano dei suoi fieri abitanti, la grecanica di Calabria coltiva legittimamente l’ambizione a prendersi una rivincita almeno su alcuni dei suoi mali endemici: una viabilità a dir poco precaria, lo spopolamento e i freni di una burocrazia che ne ostacola oltremodo il rilancio.
Come nel caso di Roghudi, la cui conformazione a spina sulla fiumara dell’Amendolea ne fa un ambiente unico, e pure poco fruibile dati i vincoli ambientali che non permettono ancora di poter sfruttare a pieno a fini turistici l’abitato di un tempo travolto oltre mezzo secolo fa da un evento alluvionale che indusse la popolazione ad abbandonarlo. Oggi quel luogo è un paese fantasma, che però attrae l’attenzione e la curiosità di tanti viaggiatori provenienti da tutta Europa.
Consapevole di ciò, il sindaco Zavettieri sta lavorando con la propria amministrazione a realizzare un progetto che consenta di creare un minimo di ricettività nel cuore della vecchia Roghudi, che peraltro è crocevia di diversi cammini, tra cui quello di Lear: «Ci sono tante risorse che stiamo mettendo a terra e che ci daranno la possibilità di dare vita a un vero e proprio attrattore».
Anche Melito Porto Salvo si sta attrezzando per le sfide future, le quali inevitabilmente faranno perno sulla risorsa-turismo. «La grecità della nostra area è un dato straordinario, insieme alle sue tradizioni, vedi la lingua, ma c’è anche una cultura garibaldina da preservare e da offrire a chi voglia riscoprire la storia». Parla con passione, il sindaco della cittadina del basso Ionio reggino, Salvatore Orlando, del ruolo che ebbe Melito nella spedizione dei mille: «Il relitto della nave comandata da Bixio, il museo garibaldino, le testimonianze copiose di quella straordinaria avventura, danno l’idea di quanto importante sia stato il ruolo della nostra cittadina in quel passaggio epocale».
Eppure pochi conoscono questo patrimonio, come altri del resto che fanno di quella zona un contenitore di storia, di bellezza paesaggistica e di elementi culturali unici.
«Bisogna però metterli a sistema – dichiara netto Orlando – e dobbiamo parlare una unica lingua amministrativa favorendo processi di aggregazione e di unioni tra municipalità con risorse ma anche con problematiche affini, altrimenti da un certo isolamento non usciremo». Prove tecniche di comune unico dell’area grecanica?
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