CATANZARO «È la fine di una lunga fase di precariato ed il raggiungimento di un obiettivo atteso da 15 anni per i soggetti lavoratori della legge 15/2008 del 13 giugno 2008. Il ridimensionamento del bacino dei precari è frutto di un’azione sinergica con l’assessore Gianluca Gallo, e tra i Dipartimenti lavoro e welfare e Agricoltura, anche a seguito di confronto con i sindacati con cui si è ragionato per raggiungere questa soluzione». È quanto afferma l’assessore regionale alle politiche per il lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese in merito all’avviso di stabilizzazione con contratto stagionale nell’azienda Calabria Verde hanno aderito 304 unità e a loro verrà applicato il Ccnl per attività di cantieristica forestale, lotta agli incendi boschivi, contrasto idrogeologico. Un’operazione che non comporta ulteriori oneri a carico del bilancio regionale, in quanto finalizzata alla mera costituzione dell’elenco dei lavoratori ammessi alla contrattualizzazione. «Un traguardo importante – rimarca Calabrese – indice del modus operandi che sta caratterizzando l’agire della Regione Calabria, con misure dirette a ‘svuotare’ il bacino del precariato, fenomeno che è ancora oggi una piaga dolente, causata da scelte politiche errate che non hanno prodotto occupazione ma incertezze ed instabilità e che ora si sta cercando di superare attraverso l’azione del Governo Occhiuto». L’assessore Calabrese, che sta affrontando anche la difficile partita del precariato storico, esprime inoltre soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, che aveva già visto all’inizio dello scorso anno il ridimensionamento di questo bacino, con la stabilizzazione di altri 67 precari presso Azienda Calabria lavoro con contratto part time a tempo indeterminato. Per l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo «si è restituita dignità a centinaia di lavoratori, dando nuova linfa al settore della forestazione, senza spendere un euro in più. Il personale passato alle dipendenze di Calabria Verde, fino ad oggi in servizio in alcuni Comuni e presso il Parco nazionale del Pollino, si occuperà di cantieristica forestale, lotta agli incendi boschivi e contrasto al dissesto idrogeologico». «Insomma – sottolinea inoltre Gallo – si sanano ingiustizie ataviche, si offrono soluzioni occupazionali, si tutela il grande patrimonio della forestazione calabrese: un modello virtuoso da replicare, per garantire giustizia sociale e sviluppo sostenibile».
x
x