COSENZA Prenotare un appuntamento per rinnovare la carta d’identità ed essere rimandati di qui a tre mesi. Accade a Cosenza, dove il Comune in perenne carenza di personale può fare affidamento a due sole figure. Simulando una richiesta di appuntamento sulla piattaforma digitale agendacie del ministero dell’Interno la prima finestra disponibile è a inizio aprile.
Al 31 dicembre del 2010 erano in servizio a Palazzo dei Bruzi 843 dipendenti, di cui 17 dirigenti e 133 vigili urbani. Al 31 dicembre 2021 i dipendenti comunali sono scesi a 303, con 9 dirigenti rimasti e 95 vigili urbani, la metà dei quali sono stati negli anni dichiarati inidonei. «Fatti due conti, il Comune di Cosenza, dal 2010 al 2021 ha perso 540 unità lavorative»: i dati forniti due anni fa dall’assessore al Personale, Damiano Covelli, intervenuto ai lavori della Commissione consiliare permanente Risorse umane, descrivono un calo inesorabile che si ripercuote sui cittadini, terminali di perenni disservizi e lungaggini burocratiche.
Quella della carenza di personale è una delle tante emergenze cronicizzatesi della macchina burocratico-amministrativa del capoluogo bruzio: oggi il personale è al di sotto delle 200 unità ma nella seduta consiliare del 22 dicembre che ha dato l’ok al piano di risanamento è stata riconosciuta al Comune la possibilità di assumere. Aspettando i concorsi conviene mettersi l’anima in pace: ci vogliono tre mesi per una nuova carta d’identità.
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