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La riflessione

Giovane morto dopo 10 ore di attesa al pronto soccorso di Locri, Belcastro: «Territorio abbandonato»

La denuncia del portavoce del M5S: «Gestione dell’ospedale nel 2023 negativo. Intervengano Occhiuto e la direzione Asp reggina»

Pubblicato il: 06/01/2024 – 8:37
Giovane morto dopo 10 ore di attesa al pronto soccorso di Locri, Belcastro: «Territorio abbandonato»

LOCRI «Il giovane Vishnal di 24 anni, dopo il ricovero presso l’Ospedale di Locri a dieci ore dall’ingresso in pronto soccorso è deceduto in circostanze ancora tutte da chiarire. Da non credere, ma come si fa a morire in questo modo? I cittadini e le cittadine di questa terra abbandonata meritano di più, a Locri ed in quasi tutti gli Ospedali della Provincia di Reggio Calabria la Giunta regionale ha fatto poco o nulla per aumentare la qualità dei servizi». Così, in una nota, Giuseppe Nunziato Belcastro,  portavoce del Movimento 5 Stelle commenta quanto avvenuto nella cittadina reggina ed aggiunge: «Troppe morti sospette in corsia, in ospedali non idonei, che cadono a pezzi, con poco personale e con molti reparti chiusi».
«Non bastano i pochi incontri sporadici tra qualche amministratore locrideo – sostiene – il Commissario regionale e Presidente della Giunta Regionale – Roberto Occhiuto e la direttrice generale dell’Asp Lucia Di Furia. Come Movimento 5 Stelle, chiediamo il sacrosanto diritto alla salute e un impegno serio con interventi immediati da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e della Regione Calabria in grado di avviare una soluzione idonea alle tante criticità, per definire un piano di intervento che abbia a cuore la salute di tutti i cittadini».
«I segnali che giungono dalla sanità comprensoriale – aggiunge Belcastro – e in particolare dall’ospedale di Locri con chiusura di reparti, e continua diminuzione di professionisti e risorse, non sono affatto incoraggianti, anche se molti degli operatori sanitari di questo Ospedale si distinguono comunque per professionalità, per il senso di responsabilità ed abnegazione nell’attenzione al servizio dell’intera collettività. Il bilancio della gestione dell’ospedale di Locri del 2023 è negativo, una infinità di promesse, non mantenute. Notiamo poca attenzione verso la Sanità della Locride anche da parte della Giunta di centro destra della Regione Calabria».
«Il Commissario regionale della Sanità Calabrese e la direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria – sostiene l’esponente pentastellato – dovevano potenziare la presenza di medici e strumenti clinici, oltreché di infermieri ed OSS in tutti i reparti ma hanno preferito invece chiudere dei servizi e trasferire gli ammalati all’Ospedale di Polistena. Dovevano inoltre arrivare 25 letti attrezzati per ospitare ammalati cronici e terminali che non sono mai stati inviati. La Casa della Salute di Siderno doveva essere una struttura al servizio di tutta la Locride ma è una attuale vergogna per tutto il comprensorio».
«Gli abitanti della Locride – tuona – sono considerati di serie B, pagando molte volte un prezzo alto, per un’assistenza sanitaria non adeguata agli standard europei. Credo che sia necessario l’invio di un’ispezione ministeriale, per fare luce sulla situazione dell’ospedale di Locri. Ho informato i deputati della Commissione Sanità del M5S, in maniera che chiedano conto al Ministero della Salute».
«Non si può guardare al futuro – conclude Belcastro – senza una programmazione di ciò che urge o di ciò che può attendere. Continuiamo a denunciare le cose che non funzionano all’interno del nostro ospedale. Quanta rabbia. Siamo vicini alla famiglia di Vishnal».

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