CATANZARO Il carosello delle nomine. Per il presidente della Regione e commissario Roberto Occhiuto l’orizzonte delle prossime settimane sarà probabilmente occupato dalla necessità di definire la governance della sanità calabrese. Incroci di date, di avvisi, di bandi attendono il governatore tra fine gennaio e inizi di febbraio, quando tutta la filiera del settore più delicato dell’amministrazione potrebbe essere definitivamente completata. Al momento Occhiuto ha chiuso alcune caselle, come quelle dei due sub commissari nelle figure di Iole Fantozzi e di Ernesto Esposito, e quelle dei direttori generali delle Asp di Reggio Calabria, con Lucia Di Furia, e di Cosenza, con Antonello Graziano, ha “puntellato” un po’ tutto il settore ricorrendo alla prestigiosa consulenza di Licia Petropulacos, l’artefice del nuovo sistema sanitario regionale della “rossa” Emilia Romagna. Ma ancora ci sono da chiudere le caselle, importantissime, del Dipartimento regionale Tutela della Salute, delle altre aziende sanitarie e ospedaliere e soprattutto di Azienda Zero, il nuovo ente di governance “creatura” di Occhiuto ma ancora oggetto misterioso. Un “pacchetto” di nomine dunque particolarmente significativo, rispetto al quale verosimilmente il presidente sarà intenzionato a procedere secondo il criterio finora seguito, quello di tenere alla larga la politica e l’appartenenza politica puntando sulle competenze. Tre essenzialmente gli step che cadenzeranno il percorso di Occhiuto nelle prossime settimane, con un prevedibile gioco a incastri casella per casella.
Il 15 gennaio, a esempio, scade l’avviso per le candidature alla carica di dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute, al momento guidato ad interim da Tommaso Calabrò, dg della Transizione (l’ex presidenza). L’avviso era già caduto a fine anno ma è stato riaperto per avere – a quanto sembra – una platea di candidati la più ampia possibile. Dopo il 15 gennaio ci sarà la pubblicazione degli ammessi e quindi la nomina da parte della Giunta.
Il secondo step è calendarizzato il 23 gennaio, con la convocazione a Roma dei candidati per la carica di direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e dell’azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza: qui i passi successivi saranno i decreti contenenti la rosa degli idonei e il decreto di nomina di Occhiuto. Da segnalare la peculiarità della situazione dell’Asp di Vibo Valentia, al momento guidata dal commissario Antonio Battistini ma con una commissione d’accesso antimafia insediata dalla Prefettura: non è escluso che il nuovo dg alla fine dovrebbe comunque lasciare l‘incarico se dovesse essere disposto dal governo lo scioglimento dell’azienda vibonese. Per le altre aziende – Asp di Catanzaro, guidata dallo stesso Battistini, “Dulbecco” guidata da Simona Carbone, Asp di Crotone guidata da Antonio Brambilla – nessun avviso finora: entro fine gennaio a termini dell’ennesima proroga del Decreto Calabria Occhiuto dovrà decidere se confermarli o no, e dovrà comunque faro esplicitamente (per la Dulbecco serve l’intesa con l’Università di Catanzaro).
Infine, il capitolo più delicato, Azienda Zero, oggi guidata da Vitaliano De Salazar, attuale commissario dell’Annunziata, dopo la scomparsa ad agosto del professore Giuseppe Profiti. Profiti aveva avviato la fase di start operativo di Azienda Zero ma gioco forza la fase si sarebbe molto rallentata. Qui in tanti, nei corridoi della Cittadella prefigurano comunque una nuova nomina da parte di Occhiuto, e diversi osservatori sostengono che il nome giusto potrebbe essere – come commissario – quello di Petropulacos, il cui identikit ben si attaglierebbe alla mission di Azienda zero, ma sono ancora scenari abbozzati. Ma è probabile che nel risiko delle caselle di cui sopra alla fine rientri anche Azienda Zero. (a.cantisani@corrierecal.it)
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