La libertà ha la forma di una mongolfiera, ingovernabile e colorata, sospinta dalle correnti: una romantica lenta discesa o una repentina risalita, una rotta disegnata nella mente che il vento si diverte a sabotare cambiando direzione. È l’ombra del pallone sui campi di grano, dondolando nel cesto di vimini che sovrasta i monti della Sila o gli agrumeti della Piana di Sibari. «La prima volta che ho volato in mongolfiera sono rimasta incantata. Ammutolita dalla bellezza del panorama, con quell’incredibile sensazione di leggerezza. Estasiata dal paesaggio che scorreva lentamente intorno e in cui mi sembrava di galleggiare. Da quel giorno non ho più smesso di desiderare di volare ogni volta che posso». Milena e suo marito Aldo condividono da anni una passione che nel tempo è diventata anche un lavoro. «Sfruttando un bando della Regione Calabria che proponeva attività alternative per i gestori di agriturismi, nel 2007 abbiamo deciso di acquistare una mongolfiera – racconta Milena Ceraudo -. Solo dopo abbiamo realizzato che anche per il volo vincolato, quello in cui il cesto è ancorato al terreno, bisognava avere il brevetto di pilota d’aereo. È così che abbiamo scoperto questo mondo».
Per frequentare i corsi e prendere il brevetto suo marito ha attraversato l’Italia con un furgone portandosi dietro la mongolfiera caricata su un carrello. «È un mezzo aeronautico a tutti gli effetti – spiega Aldo Massimiliano Colonna – ma bisogna anche conoscere bene il territorio, le aree dove si può volare e atterrare, studiare i venti e le loro direzioni. Quando decolli non sai mai dove precisamente ti porterà il vento, puoi provare a prevedere la rotta, ma non è detto che il campo di atterraggio sarà quello che hai in mente. Si procede a vista, scrutando l’orizzonte e facendo roteare il pallone giocando con il vento, gestendo le salite e le discese». Quella prima mongolfiera da due posti presto non è più bastata. «Oggi in flotta ne possediamo tre: ne abbiamo aggiunto una da sei posti e una da otto e stiamo per acquistarne una da 16 – precisa Milena -. In Calabria siamo gli unici a offrire la possibilità di provare l’esperienza del volo in mongolfiera». Dal 2016 infatti, è nato Landing on South Italy, un consorzio che ha sede a Matera ed è anche una compagnia aerea, l’unica nel sud Italia autorizzata ad eseguire voli con passeggeri in quanto in possesso di licenza rilasciata dall’Ente Nazionale Aviazione Civile. Coloratissime mongolfiere sorvolano la Sila, la Piana di Sibari, Cosenza, ma anche Matera, i Calanchi Lucani, Castel del Monte o la Valle d’Itria. Quest’esperienza non è certamente per tutte le tasche, visto che il costo è di circa 200 euro a persona, ma è senz’altro un’avventura unica, tanto che per alcuni diventa l’occasione per vivere un momento che non dimenticheranno mai.
«In un anno riceviamo circa 15 richieste molto particolari – sorride Milena – da parte di persone che vogliono stupire il proprio partner e fare la proposta di matrimonio in volo sulla mongolfiera. L’ultima volta è accaduto il 28 dicembre: sorvolando i monti della Sila, con a bordo un violinista, così come ci era stato richiesto: è stato un momento molto romantico incorniciato dai colori dell’alba. Lui le ha mostrato l’anello e le ha chiesto di sposarlo». Scontato immaginare come sia andata a finire, eppure non sempre è così. «È vero – sorride Milena – nonostante lo stupore e la meraviglia, la risposta alla proposta di matrimonio in un caso è stata negativa. È capitato qualche mese fa, tra l’altro questa coppia era arrivata direttamente da Roma qui in Calabria per poter volare in mongolfiera e risanare qualche ferita nel rapporto. Credo che lui fosse anche piuttosto convinto di averla riconquistata, ma lei ha rifiutato l’anello». Quasi tutti i racconti dei voli hanno ovviamente un lieto fine. «Mi viene in mente una coppia di fidanzati di Rende che ha deciso di regalarsi per il loro quarantesimo compleanno un volo. Hanno vissuto un’esperienza così esaltante – ricorda Milena – che una settimana dopo si sono tatuati entrambi una mongolfiera, per sugellare quel ricordo di un momento indimenticabile».
A prenotare il viaggio in mongolfiera sono spesso turisti di varie nazionalità, molti ospiti di resort e strutture alberghiere prestigiose della Calabria, della Basilicata e della Puglia. Si vola entro poche ore dall’alba e bisogna alzarsi molto presto al mattino per poi godersi la luce, il panorama, il piacere di essere sospinti dal vento, di scivolare sull’aria, di godere da un’angolazione inusuale della bellezza e delle peculiarità di questi luoghi. «Sorvolando la Sila – racconta Aldo – capita di riuscire con un colpo d’occhio a vedere insieme Ionio e Tirreno, tutte le isole Eolie e il golfo di Squillace: un’emozione difficile da descrivere». Presto le mongolfiere del consorzio Landing on South Italy attraverseranno anche lo Stretto di Messina, ma il progetto più importante avrà un respiro internazionale e si svolgerà in Sila tra fine agosto e i primi di settembre. «Stiamo organizzando un raduno di mongolfiere provenienti dall’Europa e non solo – conclude Milena Ceraudo – che contribuirà a far conoscere la bellezza di questo mondo colorato e gioioso che qui in Calabria è ancora tutto da scoprire ma che può rappresentare una grande opportunità per dare nuova linfa al settore turistico». (redazione@corrierecal.it)
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