Recentemente l’editore Rubbettino ha dato alle stampe un piccolo-grande libro scritto dal professor Ciro Indolfi, ordinario di cardiologia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e primario presso il Policlinico di Germaneto. Si tratta di un libro di 142 pagine che porta il significante titolo “Batticuore” col quale l’illustre accademico intende diffondere presso un vasto pubblico conoscenze sulle patologie cardiache utili nelle cure ma principalmente nella prevenzione.
Il professor Indolfi è un luminare della cardiologia italiana, riconosciuto tale non solo da migliaia di pazienti ma, principalmente, dall’Accademia che lo ha voluto come Presidente della Società italiana di Cardiologia (SIC) e della Società Italiana di Cardiologia Interventistica. Il libro da lui scritto non è un piccolo trattato scientifico in senso stretto ma una pubblicazione a più vasta diffusione di lettori; ad esso possono attingere conoscenze anche i medici e tutti gli operatori sanitari che quotidianamente vengono a contatto con problemi cardiaci di milioni di cittadini-pazienti; si tratta, principalmente, di una encomiabile iniziativa fatta da un cardiologo di fama internazionale finalizzata ad aiutare la popolazione, ammalata o sempre in pericolo di ammalarsi, a conoscere i fattori di rischio delle patologie cardio-vascolari per mettere in atto tutte le necessarie precauzioni che possono evitarle o ridurne il rischio.
Considerando la struttura formale usata e la chiarezza prosastica si tratta di un libro che un illustre scienziato ha voluto donare al vasto pubblico, magari principalmente a quella umanità dolente calabrese che paga lo scotto di una sanità regionale disastrata che si coniuga tragicamente con i più bassi redditi ed i più bassi livelli qualitativi di istruzione; quella popolazione calabrese che il professor Indolfi conosce bene ed alla quale ha dedicato e dedica la sua encomiabile missione quotidiana.
Il libro è suddiviso in 19 capitoletti in ognuno dei quali, con un periodare semplice e dialogico tra paziente e medico, viene esposto un caso-episodio di malattia cardio-vascolare analizzandone le cause che la producono e le necessarie prevenzioni da mettere in atto, perché – scrive l’autore – «la conoscenza ci renderà più sani e più longevi»”. Convinto che l’educazione sanitaria giochi un ruolo primario nella difesa della salute di ognuno, Indolfi ottimisticamente ritiene che è «l’istruzione non il reddito il miglior predittore per la salute e la longevità», anche se, purtroppo, nel vigente sistema sanitario nazionale e calabrese è ancora il danaro a fare la differenza tra ricchi e poveri nelle cure e nella difesa della salute.
Per i suoi contenuti e per la sua prosa semplice e nello stesso tempo scientificamente rigorosa, il libro del professor Indolfi dovrebbe essere un esempio da seguire da parte di altri luminari delle scienze mediche e dovrebbe anche avere una diffusione capillare, essere presente in ogni famiglia, in ogni scuola, in ogni biblioteca pubblica e privata. “Batticuore” è un piccolo-grande libro tutto da leggere e su cui riflettere. Grazie al professor Indolfi per averlo scritto, grazie alla Rubbettino per averlo pubblicato.
*docente e storico
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