CATANZARO Contenziosi ancora in essere nonostante siano passati anni, anzi decenni, assenza di informazioni sulle procedure, esasperanti lentezze burocratiche. Nel piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni regionali la Giunta prova a fare il punto sulle tante società in liquidazione o sottoposte a procedure e dalla mappatura emerge un quadro ancora molto confuso. Anzitutto nell’allegato al piano si ricorda che «nel corso dell’anno 2022 si è conclusa nel mese di gennaio la liquidazione con lo scioglimento e la successiva cancellazione dalla Camera di Commercio della società Somesa Srl, mentre nel mese di agosto è stata revocata la liquidazione volontaria della società Sorical. A fine 2022 risultano due società in liquidazione e cinque in fallimento. Per le due in liquidazione si osserva che nel corso dell’anno 2023 è stato revocato lo stato di liquidazione della società Stretto di Messina Spa in quanto si è concretizzata la volontà del Governo italiano di dare nuovo impulso al progetto del Ponte sullo Stretto; per la Comarc Srl in liquidazione si è in attesa della conclusione del contenzioso in Corte di Giustizia tributaria».
Segue un breve excursus sullo stato delle procedure in corso. Per quanto riguarda il Comac in fallimento, «la procedura non è nella disponibilità della Regione Calabria» e comunque «non si hanno aggiornamenti sulla procedura». Il Consorzio Cies (Centro di Ingegneria Economica e Sociale) in fallimento: «La procedura – si legge nell’allegato al piano della Giunta – non è nella disponibilità della Regione Calabria e il curatore fallimentare deve recuperare somme all’esito dei contenziosi in essere per il recupero, da parte dello stesso Consorzio, di quote consortili per un importo complessivo di euro 236.275,93. Non si hanno aggiornamenti sulla procedura». Quanto alla Società Progetto Magna Graecia in fallimento (società nata per valorizzare il patrimonio archeologico calabrese e in liquidazione dal 2015) «la curatela ha comunicato che non si sono verificati fatti nuovi circa l’evoluzione della procedura, ad eccezione del conferimento di un incarico ad un professionista finalizzato all’accertamento di eventuali azioni di responsabilità nei confronti degli organi sociali. Il curatore fallimentare – si annota – non è in grado di prevedere la conclusione della procedura, atteso che è in corso un contenzioso i cui tempi dilatano l’iter della procedura; allo stato, non risultano operazioni che hanno generato liquidazione del passivo o altre operazioni tese al realizzo dell’attivo». Per la Società Aeroporto S. Anna SpA in fallimento dal 2015 «si è in attesa di emissione del decreto di chiusura». Per la Sogas (società di gestione dell’aeroporto di Reggio), dichiarata fallita nel 2016, il Dipartimento Vigilante – rimarca la Giunta – «ha comunicato che il 21 novembre 2023 era stata prevista l’udienza dei rendiconti dei curatori dimissionari. Occorre attendere il deposito e la successiva approvazione del rendiconto dell’attuale curatore fallimentare; all’esito, il giudice delegato ordinerà il riparto finale. Stante lo stato della procedura, non è possibile fare previsioni sulla tempistica di chiusura della procedura». Il Comarc (Centro agroalimentare di Reggio) invece «si trova nella fase finale della procedura liquidatoria». Nell’allegato non si fa menzione alcuna allo stato della procedura di liquidazione dell’Afor, avviata nel 2013 e ancora “sul groppone” della Regione: l’ultima novità è la nomina del Comito di Sorveglianza della liquidazione avvenuta a fine 2023.
Diverso il discorso per la Società Stretto di Messina. «La società – si legge nell’allegato della Giunta al piano di razionalizzazione – è uscita dalla fase liquidatoria per come previsto con il dl 35 del 31 marzo 2023, convertito in legge numero. 58 del 26 maggio 2023, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, volto a riavviare l’iter che consente la realizzazione del Ponte dello Stretto di Messina e delle connesse opere di adduzione del trasferimento ferroviario e stradale. Alla luce del su richiamato decreto, in attesa che il Governo nazionale individui le risorse necessarie per l’esecuzione dell’opera, vistane l’importanza, la Regione rimane in vigile attesa di capire il coinvolgimento della stessa nella esecuzione di un’opera strategica non solo per il Mezzogiorno ma per l’intera nazione». (a. cant.). (Fine)
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