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Da stasera su Raiuno in onda “La Storia”. Protagonista la calabrese Ida

L’adattamento televisivo del capolavoro di Elsa Morante del 1974 verrà trasmesso in quattro puntate

Pubblicato il: 08/01/2024 – 11:50
Da stasera su Raiuno in onda “La Storia”. Protagonista la calabrese Ida

COSENZA Andrà in onda stasera in prima serata su Raiuno “La Storia”, serie tv tratta dal romanzo capolavoro di Elsa Morante pubblicato per Einaudi nel 1974. L’adattamento televisivo è diretto da Francesca Archibugi e verrà trasmesso in quattro serate. Protagonista del romanzo è Ida Ramundo (vedova Mancuso) di origine calabrese, interpretata da Jasmine Trinca che ha spiegato come per lei Elsa Morante sia «un nume tutelare, ho chiamato mia figlia Elsa in omaggio a lei. La storia è il mio romanzo d’elezione, e sono di Testaccio il quartiere dove è ambientata gran parte della trama. Sentirsi offrire un ruolo come questo è qualcosa che aspetti per tutta la vita». L’attrice interpreta appunto Ida, maestra di scuola, di origine ebraiche (che tiene nascoste) vedova e madre di un figlio sedicenne, Nino (Zenga), pieno di vita, ribelle e all’inizio, fascista entusiasta. Un giorno, la donna è vittima di uno stupro da parte di un giovane soldato tedesco ubriaco. La violenza provoca una gravidanza, che Ida porta avanti. Nasce così, in segreto, Giuseppe, detto Useppe, che con la mamma vivrà alcune delle fasi più dure e violente della guerra e di ciò che ne scaturisce. «Ida – ha aggiunto Trinca – è come una capretta disgraziata che ha paura di stare al mondo ma è anche un personaggio con una grandissima forza, epico. Morante guarda agli ultimi con sconfinato amore, ci si può confrontare con lei solo con grandissima umiltà».
In questa nuova trasposizione tv (a 38 anni da quella diretta per Rai2 da Luigi Comencini con Claudia Cardinale), ci sono fra gli interpreti anche Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga (al debutto) e Valerio Mastandrea.
Il romanzo parte nel 1940, alla vigilia della seconda guerra mondiale e poi va avanti con il bombardamento di San Lorenzo, gli sfollati, la lotta per la sopravvivenza, la Resistenza, diventando sempre più una storia di dramma, miseria, povertà ma anche di fortissimo valore, quello del legame che tiene unita una famiglia, Ida, Nino e il piccolo Useppe. E anche quello della solidarietà della povera gente dell’oste Remo (Mastandrea), partigiano della prima ora, che li proteggerà sempre o come il piccolo grande eroe Eppetondo (Germano), marmista o come Carlo Vivaldi (Zurzolo) che in realtà si chiama Segre ed è uno studente ebreo anarchico. (redazione@corrierecal.it)

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