ROMA «Il nostro obiettivo è superare il 10% alle Europee e quota 20% alle prossime Politiche. Sono molto ottimista perché vedo il clima che si respira nel nostro Paese, c’è voglia di una forza seria, credibile e responsabile come il nostro partito, con una speranza per il futuro». Così in una conferenza stampa nella sede del partito a Roma il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, che ha annunciato alcuni nuovi ingressi tra le fila azzurre, ha indicato le iniziative che Forza Italia organizzerà nelle prossime settimane anche in vista della stagione congressuale, che si celebrerà il 23 e 24 febbraio al Palazzo dei Congressi nella Capitale. Il messaggio di Tajani è quello di una Forza Itala che si apre ancora di più alla società civile e alle forze popolari, liberali e riformiste, come quelle di ispirazione socialista, purché – ha specificato più volte il segretario azzurro – «compatibili con i nostri valori».
«Noi – ha esordito Tajani – abbiamo lanciato una mobilitazione da qualche mese, il modo migliore per rendere omaggio a Berlusconi, il tesseramento ha portato a 110mila iscritti. Si stanno svolgendo i congressi provinciali ne abbiamo fatti 45 in 10 regione, ne dobbiamo celebrare ancora 74. Il congresso nazionale sarà preceduto da una serie di eventi che porteranno alla mobilitazione in tutto il paese, perché il nostro obiettivo è allargare i consensi e la casa dei moderati, siamo disponibili ad aprire le nostre liste, anche con accordi ma solo sulla premessa del riconoscimento dei valori del popolarismo europeo, abbiamo iniziato in Lazio con Noi Moderati e si stanno avvicinando molti civici, stiamo anche guardando al mondo riformista e della società civile con l’ascolto di categorie, partite Iva, commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti pensionati, giovani. Celebreremo poi i 30 anni di fondazione del partito per ricordare quello che ha fatto Berlusconi e noi, sono radici ma radici per guardare al futuro. Ci saranno poi eventi sui temi più importanti della vita dei cittadini, non saranno eventi di partito ma di ascolto delle proposte che arrivano da personalità esterne al partito: Il 3 febbraio a Milano con una iniziativa promossa con la senatrice Craxi Forza Italia si candida a diventare la casa dei riformisti, perché – ha rimarcato ancora il segretario nazionale azzurro – il nostro obiettivo è diventare non solo il centro del centrodestra ma qualcosa di più ambizioso, il centro e il fulcro della politica italiana. Il 6-7 marzo Forza Italia infine sarà protagonista del congresso del Ppe».
Tajani ha poi elencato le nuove adesioni a Forza Italia, a partire dal consigliere regionale del Lazio Orlando Tripodi, e da amministratori in Campania e Abruzzo, spiegando che «sono la dimostrazione che Forza Italia cresce, lo dimostrano l’ingresso di queste persone senza che hanno chiesto nulla e senza che abbiamo promesso loro nulla, l’unica garanzia che gli offriamo è essere operai per costruire questo edificio che deve rappresentare la pieta angolare e muro portante della politica Italia. Presto aderiranno anche altri parlamentari. E poi – ha aggiunto il segretario nazionale di Forza Italia – il nostro obiettivo è superare il 10% alle Europee e quota 20% alle prossime Politiche. Sono molto ottimista perché vedo il clima che si respira nel nostro Paese, c’è voglia di una forza seria, credibile e responsabile come il nostro partito, con una speranza per il futuro. Proseguiremo per lavorare insieme per andare a cercare consensi non tra le fila dei nostri alleati – vogliamo essere leali con loro – ma nella società, e per questo siamo pronti ad aprirci anche ad accordi con forze che si riconoscono con i valori del popolarismo europeo».
Quanto alle possibili candidature dei leader del centrodestra alle Europee Tajani ha specificato: «Dovremo affrontare la questione, il tema è prematuro, fin quando non ci sarà il congresso nazionale di Forza non possiamo prendere impegni. Ritengo che serva comunque una presa di posizione congiunta per dare più forza al centrodestra ma si deve riflettere bene perché si rischia di prestare meno impegno all’azione di governo. E’ una riflessione comune che dobbiamo fare con Meloni e Salvini». (redazione@corrierecal.it)
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