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Dove il mare incontra il degrado: il caso del quartiere Pennello di Vibo Marina

Abusivismo edilizio ed erosione costiera. Poca sicurezza e una riqualificazione a rilento. Una storia decennale di inerzia politica

Pubblicato il: 09/01/2024 – 7:10
Dove il mare incontra il degrado: il caso del quartiere Pennello di Vibo Marina

VIBO MARINA Per anni illegale zona “franca” in cui tutto era permesso. Oggi popoloso quartiere residenziale, poco sicuro, e vittima dell’abusivismo selvaggio. È il caso del Pennello di Vibo Marina, quartiere che divide l’ex Porto Santa Venere dalla frazione di Bivona, spesso alla ribalta dei media, anche nazionali, per l’incapacità delle varie amministrazioni di risolvere il problema della regolarizzazione e della sicurezza. Tanto da “costringere” i residenti, esasperati dall’inerzia politica, a riunirsi in un Comitato per mantenere alta l’attenzione su una questione divenuta ormai decennale. A oggi, dopo anni di dibattiti e promesse, la situazione rimane statica: pochi condoni, demolizioni saltuarie e un piano di recupero fermo ai nastri di partenza.

Il quartiere

L’area del Pennello si estende per circa 150 mila metri quadrati tra vicoli e strade che si presentano come esposizioni dell’ormai celebre stile architettonico calabrese: l’incompiuto. Edifici instabili, per lo più ex depositi ormai in disuso e arrugginiti, fanno da contorno a case mai completate e in parte disabitate. A pochi metri, anche fin troppo vicino, lo splendido mare di Vibo Marina a fare da sfondo. Non mancano, tuttavia, gli edifici in buona condizione. Al Pennello, infatti, c’è chi si è ritrovato a vivere stabilmente, nonostante le case, in origine costruite in modo abusivo durante il periodo del post-guerra, fossero destinate a essere residenze estive. Oltre alla carenza di servizi, a preoccupare maggiormente è la continua attività erosiva del mare. Già in passato sono stati diversi i cedimenti della strada e del lungomare, in particolare nell’ex zona Capannina, dove a oggi “resiste” un breve tratto di lungomare da poco ristrutturato. Situazione tamponate da interventi occasionali delle amministrazioni che hanno provveduto alla sistemazione del manto stradale ceduto, senza, tuttavia, provvedere a soluzione preventive.

La contesa con il Demanio

Causa principale dei problemi burocratici è la contesa con il Demanio. Il Pennello nasce, infatti, su area di proprietà demaniale. Già nel 1973 l’ex senatore vibonese Antonino Murmura aveva tentato, invano, di risolvere la pratica con la legge finalizzata a “liberare” il quartiere dalla classificazione demaniale. Svolta arrivata con l’ex sindaco di Vibo, Nicola D’Agostino, che riuscì ad acquistare l’area interessata per una cifra di oltre un milione di euro, con l’impegno di rivendere il suolo ai proprietari delle abitazioni. Da allora diverse le promesse, finora mai mantenute, di riqualificazione del quartiere. Alcune abitazioni risultano ancora su terreno appartenente al demanio e, di conseguenza, impossibilitate a mettersi in regola. Sono circa trenta le famiglie che hanno avviato le procedure di condono già diversi anni fa, finora senza esito positivo e che potrebbero ulteriormente slittare per gli ultimi vincoli imposti dall’Abr.

La demolizione avvenuta a dicembre

Le demolizioni

Intanto continua la lotta all’abusivismo. A febbraio è stato demolito lo storico chiosco Azzurro, ormai divenuto pericolante per la sua vicinanza al mare e per la fragilità del terreno. Poche settimane fa è stata invece abbattuta una struttura di circa 250 metri quadrati, destinata ad essere l’ampliamento di un bar riconducibile a un pregiudicato della zona. Tra abbattimenti e demolizioni restano, però, sospesi i piani di recupero. Con una determina dell’11 dicembre, il Comune di Vibo ha definito concluso il secondo lotto funzionale dei lavori di riqualificazione, con una somma di spesa di oltre 900 mila euro. Interventi che hanno riguardato la sostituzione di alcune condotte idriche, un nuovo percorso di collegamento elettrico e il rifacimento di strade e marciapiedi. Mancano novità sui prossimi passi da compiere, sulla regolarizzazione e su un’effettiva riqualificazione del quartiere. A distanza di anni e promesse, dunque, il Pennello resta poco sicuro e ben lontano dall’essere il fiore all’occhiello vibonese che qualcuno prometteva. (redazione@corrierecal.it)

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