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Provinciali Crotone, gli ultimi sviluppi: dopo anni di divisioni il Pd ritrova l’unità

Forza Italia che, sulla carta, sarebbe diventato il partito di maggioranza relativa, si presenta sempre più divisa. Tutti i nomi in ballo

Pubblicato il: 09/01/2024 – 17:12
di Gaetano Megna
Provinciali Crotone, gli ultimi sviluppi: dopo anni di divisioni il Pd ritrova l’unità

CROTONE Dopo anni di divisioni e scontri il Partito democratico ritrova l’unità interna e partecipa compatto alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Crotone. La lista, che parteciperà alla competizione elettorale per eleggere il nuovo consiglio provinciale, è unitaria e comprende, tra gli altri, i nomi del sindaco di Casabona, Francesco Seminario (capolista), del capogruppo nel consiglio comunale di Crotone, Andrea Devona, e di Vincenzo Girimonti, consigliere comunale di Cotronei. Il Pd, quindi, parte dall’elezione di secondo livello alla Provincia per ricompattare il partito e trovare equilibrio in un gruppo dirigente che è riuscito, negli anni, a dilapidare un immenso patrimonio elettorale ereditato dal Partito comunista italiano.
Mentre il Pd ritrova, se pur con le difficoltà del caso, le ragioni dell’unità interna, Forza Italia che, sulla carta, sarebbe diventato il partito di maggioranza relativa, si presenta sempre più divisa. Nonostante le voci che dicono il contrario non c’è, al momento, nessun accordo tra il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, e la leadership del partito che fa riferimento a Sergio Torromino. I due gruppi, infatti, si presenteranno ai due appuntamenti di questi giorni (congresso provinciale ed elezioni consiglio provinciale) più che mai divisi. Ferrari è minoranza al congresso, che si terrà il prossimo 12 gennaio, mentre rischia di fare l’en plein  alle elezioni del consiglio provinciale. Il congresso lo ha perso prima di iniziare, perché l’area che fa riferimento al coordinatore uscente del partito, Torromino, ha staccato oltre 1.200 tessere, mentre il gruppo di Ferrari non ha raggiunto nemmeno i 500 tesserati. Non c’è storia, per cui Torromino, a meno di un terremoto catastrofico al momento non prevedibile, sarà rieletto alla guida del partito. Ferrari potrà, comunque, prendersi la rivincita il 3 febbraio alle elezioni del consiglio provinciale, dove parteciperà con due liste (Ferrari presidente e Idee comuni).
La lista più forte, una vera e propria corazzata, candida Fabio Manica, vice presidente uscente, Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, Umberto Lorecchio, sindaco di Pallagorio, e Raffaele Gareri, consigliere comunale di Isola Capo Rizzuto. Nella seconda lista dovrebbe spuntarla Vincenzo Lagani, consigliere comunale di Rocca di Neto. Gli avversari di Ferrari presentano una lista partecipata dal gruppo che è maggioranza in FI, da Noi con l’Italia e Azione. In questa lista candidati eccellenti sono Giuseppe Fiorino, commissario cittadino di FI, e Mario Megna, presidente del consiglio comunale di Crotone, la cui candidatura è stata caldeggiata e voluta da Antonello Talerico. La presenza di Megna sta provocando qualche mal di pancia nella lista che rappresenta il centro dello schieramento di centrodestra che governa la Regione Calabria. Gli alleati parlano di Megna come di un candidato che è pronto a sedersi ad ogni tavola apparecchiata. Megna, infatti, fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Vincenzo Voce al Comune di Crotone e nello stesso tempo ha un incarico alla Regione con Talerico. 
Il clima che si vive non è sereno e gli avversari di Ferrari dicono che il presidente sta utilizzando prebende politiche per raccogliere consensi soprattutto tra i consiglieri di Crotone che non hanno una chiara appartenenza partitica (cani sciolti). Le divisioni interne a FI hanno una matrice che è riconducibile ai rapporti tra i consiglieri comunali della città pitagorica targati azzurri. Il vespaio si è generato a Crotone, dove la stragrande maggioranza dei consiglieri comunale non ha una storia partitica e politica consolidata. Un clima che, in alcuni momenti, ha caratterizzato anche i rapporti tra i consiglieri di maggioranza. Il centro del malessere, quindi, è Crotone. La Lega ha ricucito i rapporti con Ferrari e a quanto sembra proporrebbe la candidatura del sindaco di Cerenzia, Stanislao Dima. Non c’è, quindi, il nome di Luana Cavallo, consigliera comunale di Crotone, che sarebbe stato fatto agli alleati senza convinzione. Cavallo non sarebbe gradita al segretario provinciale della Lega, Nicola Daniele. Questo si racconta. Fratelli d’Italia correrà con una propria lista con il proposito di eleggere almeno un rappresentante.
Anche il sindaco di Crotone, Voce, dovrebbe presentare una propria lista (Crescere), ma secondo quanto si racconta ha stretto un accordo con Ferrari per avere un aiutino per le firme dei presentatori della lista. Oltre ai suoi occorrono 12 firme di consiglieri comunali per potere presentare la lista. Questo accordo, non scritto, conviene ad entrambi: a Ferrari perché impedisce ai suoi avversari interni di eleggere più consiglieri; a Voce perché rafforzando il presidente della Provincia indebolisce gli eventuali avversari che si preparano alla battaglia per la conquista del Comune, dove si vota tra poco più di un anno e mezzo. 

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