MESSINA Un blitz dei carabinieri del Ros in provincia di Messina ha consentito di colpire la famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. Sette gli arrestati, sei dei quali accusati di appartenere alla famiglia ‘barcellonese’. Gli arresti, eseguiti con i militari del Comando provinciale di Messina, arrivano a valle di una indagine della Direzione distrettuale antimafia della città dello Stretto sulla guerra di mafia che negli anni Novanta insanguinò la provincia messinese. Tredici gli omicidi finiti al centro delle indagini, queste le vittime: Angelo Ferro, ucciso a Milazzo il 27 maggio del 1993; Antonino Accetta e Giuseppe Pirri, trovati morti nel cimitero di Barcellona Pozzo di Gotto il 21 gennaio 1992; Carmelo Ingegneri, ucciso l’11 luglio 1992 a Barcellona; Francesco Longo, assassinato la sera del 28 dicembre 1992 a Barcellona; Aurelio Anastasi, ucciso a Barcellona il 4 gennaio 1993; Giuseppe italiano, scomparso nei primi mesi del 1993 e vittima di lupara bianca; Giuseppe Porcino, scomparso anche lui nei primi mesi del 1993; Sergio Raimondi, Giuseppe Martino e Giuseppe Geraci, vittime di un agguato a colpi d’arma da fuoco scattato il 4 settembre del 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto; Giuseppe Abbate, assassinato la sera del 16 febbraio 1998 a Barcellona; Fortunato Ficarra, ucciso l’1 luglio del 1998 a Santa Lucia del Mela. Gli indagati di oggi, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero partecipato ai delitti con differenti ruoli.
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