ROMA «Il taglio al fondo perequativo per il Sud è un’azione a danno delle Regioni del Mezzogiorno di cui questo Governo si rende responsabile e che metterà ulteriormente in ginocchio i nostri territori. È ora che qualcuno dall’Esecutivo dia una spiegazione a quest’ennesimo scippo ma siamo certi che si preferirà nascondere la testa sotto la sabbia, sport preferito di Giorgia Meloni». È quanto afferma Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. «Il governo – prosegue Ferrara – non contento di aver drasticamente ridotto le risorse del Pnrr destinate ai Comuni del Mezzogiorno con progetti già definiti – del danno della Zes unica e dell’appiattimento totale circa l’autonomia differenziata – ora usa la mannaia colpendo il fondo perequativo destinato al Sud che passa da 3,5 miliardi a soli 891 milioni di euro. Si tratta di briciole con le quali si dovrebbero mettere in sicurezza scuole ed ospedali ma anche costruire strade, ferrovie, condotte idriche e di gas. Quello cancellato con la Legge di Bilancio era un fondo istituito nel 2009 per appianare il divario infrastrutturale fra le regioni del Sud e quelle del Nord, mai utilizzato fino alla nascita del Governo Conte 2 che spalmò 4,6 miliardi dal 2022 al 2033. Risorse, dunque, su cui le amministrazioni locali facevano affidamento e a cui, grazie all’attuale governo, dovranno rinunciare. Su questo daremo battaglia. I cittadini del Sud Italia non sono di serie B».
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