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Mafia, il testimone accusa l’autista di Messina Denaro. «Mi chiese il pizzo»

Si complica la posizione di Giovanni Luppino, arrestato insieme al boss

Pubblicato il: 11/01/2024 – 17:52
Mafia, il testimone accusa l’autista di Messina Denaro. «Mi chiese il pizzo»

PALERMO Si complica la posizione processuale di Giovanni Luppino, arrestato insieme a Messina Denaro il 16 gennaio scorso e accusato, tra l’altro, di aver fatto da autista al capomafia. Un imprenditore trapanese – fa sapere Ansa – ha deposto al processo in cui Luppino risponde di associazione mafiosa e ha raccontato che l’imputato, a novembre del 2022, pochi mesi prima della cattura del boss, gli chiese il pizzo per conto del padrino di Castelvetrano. «Mi propose un incontro dicendomi di lasciare a casa il cellulare e poi mi chiese un aiuto economico per Messina Denaro», ha raccontato, smentendo la tesi difensiva di Luppino che prima ha sostenuto di non conoscere la vera identità dell’uomo a cui faceva da autista, poi di avere coperto che dava passaggi al padrino solo in un secondo momento. «Io rifiutai – ha detto il testimone rispondendo alla domande del pm Gianluca De Leo – Dissi che certe cose non le facevo e che se fosse accaduto qualcosa a me o ai miei familiari sarei andato dai carabinieri». All’imprenditore gli inquirenti sono arrivati attraverso le intercettazioni. L’uomo si sarebbe lamentato della richiesta di pizzo al telefono.

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