LAMEZIA TERME «In Calabria, come a livello nazionale, manca una visione per supportare anche il rinnovamento generazionale di cui l’agricoltura ha tanto bisogno». Lo ha detto Stefano Vaccari, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, partecipando a una riunione nella sede regionale del partito in vista della conferenza programmatica dei dem».
Vaccari ha specificato: «Hanno fatto una legge a livello nazionale sul lavoro giovanile in agricoltura stravolgendola completamente dopo una discussione che abbiamo fatto in commissione, in modo condiviso con tutte le forze politiche, e hanno messo 10 milioni di euro per tutto il paese. Così non si va molto lontano. In Calabria, il settore agricolo rappresenta il secondo settore economico più importante e ha bisogno di risorse, di investimenti per essere accompagnato dentro il percorso di transizione ecologica e digitale che tutto il mondo agricolo sta vivendo con una grande voglia di protagonismo, perché non può essere la narrazione che l’agricoltura subisce i cambiamenti climatici soltanto. L’agricoltura ha bisogno di investimenti per uscire da questa situazione di isolamento dentro il quale il governo l’ha messa attraverso le sue scelte di propaganda». Secondo Vaccari «il Pd regionale ha avviato questo percorso di confronto programmatico di cui ovviamente l’agricoltura è un pezzo importante perché rappresenta il 18,8% dell’economia calabrese e quindi è giusto che ci sia un confronto anche con le associazioni di categoria, quelle professionali, per ascoltare innanzitutto quelle che sono le valutazioni, le proposte e solo dopo mettere nero su bianco la proposta del Pd calabrese in accordo anche col Pd nazionale. Senza dimenticare che la riforma della politica agricola comune e il cambio nella governance dei fondi europei destinati all’agricoltura ha lasciato sostanzialmente insoddisfatti i produttori agricoli che vedono per esempio, soprattutto per alcune culture del Sud, un drammatico abbassamento dei premi riconosciuti. Per Vaccari infine serve un lavoro di squadra che questo Governo ha deciso dall’inizio di non fare né in Europa né in Parlamento e credo anche qui in Calabria».
Sul tema è intervenuto anche il segretario regionale del Pd, il senatore Nicola Irto: «Oggi purtroppo il settore dell’agricoltura, con una miopia totale del Governo nazionale e con la completa assenza del Governo regionale, ci impone una riflessione come Pd che – ha esordito Irto – serve non solo per raccontare la proposta politica alternativa del Pd che vogliamo costruire con la conferenza programmatica ma anche assumere degli impegni nazionali e per questo la presenza di Stefano Vaccari. Serve aiutare le imprese agricole per il ricambio generazionale in Calabria e per il cambio climatico in corso perché stiamo vedendo oggi leggiamo un report secondo il quale il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre e su questo quali misure si mettono in campo per aiutare gli imprenditori agricoli. Altra questione: al di là degli spot la Regione Calabria cosa fa rispetto al dramma degli incendi? Serve – ha detto Irto – una politica della regione concreta, puntando alla prevenzione, oggi tutto questo è assente. Per questo la conferenza programmatica, per questo un focus specifico su questo settore».
Irto si è poi soffermato sulla riforma del Consorzi di bonifica voluta dal centrodestra di Occhiuto, con la creazione di un unico ente regionale. «Come dico spesso – ha sostenuto Irto – il presidente della Regione ogni cosa che fa la vende come un fatto storico, quindi abbiamo avuto più fatti storici in due anni purtroppo, però la storia non cambia in nessun settore. Si crea un Consorzio unico regionale, si nomina un presidente del Consorzio che dopo tre-quattro mesi sbatte la porta e se ne va dicendo che non ha agibilità per poter davvero riformare e riorganizzare quel sistema. Perché aver fatto una legge, aver chiuso i vecchi consorzi non significa d’emblée che si è fatto l’unico consorzio, serve fare delle cose di liquidazione e capire come svolgere tutto quel carico che avevano i singoli consorzi e nessun lavoro di questo tipo si è riuscito a fare. Insomma – ha concluso il segretario regionale del Pd – anche in questo caso c’è stata la corsa a voler comunicare, a voler raccontare che si era risolto un problema. Probabilmente, viste quelle dimissioni e visto lo stato dell’arte, non si è raggiunta né una né l’altra perché così continua a vivere nell’anarchia e quel processo di prevenzione che i consorzi avrebbero dovuto fare e dovrebbero fare ancora latita e nessuno sa nulla».
Capitolo autonomia differenziata. «Noi – ha sostenuto Irto – abbiamo presentato quasi 400 emendamenti con tutte le opposizioni, faremo una battaglia forte in aula, abbiamo chiesto purtroppo senza successo di evitare di portare in aula l’autonomia differenziata e prima di discutere la legge di iniziativa popolare di riforma costituzionale ci è stato detto di no da parte del centrodestra. Noi – ha aggiunto Irto – faremo una battaglia in aula dal 16 gennaio, lo faremo con gli emendamenti, lo faremo anche provando a scuotere le coscienze dei parlamentari del Sud, soprattutto del centrodestra: penso ai tanti parlamentari eletti in Calabria da Fratelli d’Italia, dalla Lega e da Forza Italia, come faranno il giorno dopo aver approvato l’autonomia differenziata a guardarsi allo specchio o uscire in mezzo alla strada e a dire ai calabresi che hanno votato lo “Spacca Italia”? Hanno votato un provvedimento che ammazzerà definitivamente il Mezzogiorno e in quel Mezzogiorno purtroppo l’anello più debole è proprio la Calabria». Irto ha poi chiamato in causa il presidente della Regione Roberto Occhiuto, leader di Forza Italia, che da settimane spinge per il preventivo finanziamento dei Lep: «Mi aspetto – ha aggiunto il segretario regionale del Pd – che Occhiuto, visto che è anche un maggiorente di Forza Italia, il 16 gennaio faccia una dichiarazione e dica che Forza Italia è disponibile a votare contro l’autonomia differenziata perché il testo che approveremo il 16 non prevede una copertura dei Lep, non c’è un euro di risorse. Deve essere conseguente: dice che servono i Lep, comunichiamo ufficialmente che i Lep non ci sono, quindi io mi aspetto da un maggiorente di Forza Italia che è anche un presidente di Regione e che ha anche qualche conoscenza con i parlamentari calabresi di Forza Italia, che annunci il voto contrario di Forza Italia in aula il 16 gennaio. Non si può dire una cosa e farne un’altra. Il tempo del tatticismo e della comunicazione finta è finito».
Irto infine si è soffermato sulla situazione politica a Reggio Calabria, con il Pd che nei giorni scorsi ha espresso critiche al sindaco Falcomatà per la composizione della nuova Giunta comunale anche se nelle ultime ore ha riavviato il dialogo con il primo cittadino: «C’è un segretario cittadino, un’assemblea cittadina, legittimamente eletti, c’è un gruppo consiliare, c’è una discussione in corso. Sono sicuro che quel gruppo dirigente e quel gruppo consiliare riuscirà a trovare un percorso per la via d’uscita dalla crisi comunale».
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