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La ‘ndrangheta in Slovacchia. L’omicidio Kuciak e la «minaccia per lo stato di diritto»

Il 27enne giornalista assassinato mentre indagava sulle presunte ingerenze della criminalità calabrese nel Paese dell’Est Europa

Pubblicato il: 12/01/2024 – 8:01
di Fabio Benincasa
La ‘ndrangheta in Slovacchia. L’omicidio Kuciak e la «minaccia per lo stato di diritto»

LAMEZIA TERME Sono passati quasi sei anni dall’omicidio di Jan Kuciak, 27enne giornalista impegnato ad indagare sulle presunte connessioni della ‘ndrangheta in Slovacchia. Era il 28 febbraio 2018, quando il portale online “Aktuality.sk” (sito per il quale Kuciak lavorava) annuncia la morte del reporter: assassinato in casa, a colpi d’arma da fuoco, insieme alla sua compagna Martina Kusnirova.
Il caso occupa di nuovo le pagine dei giornali e le home dei principali siti di informazione slovacchi, a seguito della decisione del premier Robert Fico (dimessosi dopo quel delitto) deciso a varare un nuovo progetto di legge destinato a rivedere il codice penale. Da quanto si è appreso, la nuova norma ridurrebbe i poteri dell’ufficio del procuratore che si occupa di casi di corruzione, reato per il quale sarebbero pronte pene meno severe. 

«Un affronto alle idee di Kuciak»

Da quanto si apprende dal sito ufficiale del Renew Europe, gruppo politico liberale al Parlamento europeo, «il governo slovacco ha approvato la modifica del codice penale tramite procedura legislativa accelerata, ed entro poche settimane il parlamento potrà votarlo e la procura potrebbe chiudere già a metà gennaio». Sophie in ‘t Veld (Paesi Bassi), coordinatrice del gruppo Renew Europe nella commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ha sostenuto: «Le prime misure del nuovo governo slovacco sono molto allarmanti. Ad esempio l’indebolimento della lotta contro la corruzione ad alto livello e gli attacchi ai giornalisti e al pluralismo dei media. Non può esserci impunità per coloro che sono coinvolti nella criminalità e nella corruzione, questo è un affronto all’idea di Jan Kuciak».

Martina Kusnirova e Jan Kuciak

Le inchieste di Jan Kuciak

Il giornalista slovacco aveva impiegato più di un anno ad accumulare informazioni per completare una corposa inchiesta sule attività della ‘ndrangheta in Slovacchia, «compresi i legami dell’organizzazione malavitosa con i politici», ha riferito Marek Vagovic di “Aktuality.sk” all’agenzia stampa “Bloomberg”. Secondo il quotidiano “Sme”, critico nei confronti del governo slovacco, la ricerca di Kuciak riguardava i collegamenti tra la ‘ndrangheta e alcuni politici.

La ‘ndrangheta in Slovacchia

A cristallizzare la presenza di presunti esponenti della criminalità organizzata calabrese nell’est Europa è la Direzione investigativa antimafia, che “mappa” la presenza delle ‘ndrine anche in Slovacchia. «In seguito alla liberalizzazione economica, il Paese ha rappresentato, soprattutto per la ‘ndrangheta, un’opportunità ulteriore di realizzazione di ingenti profitti derivanti dalle numerose attività illecite poste in essere. Al riguardo – si legge nella relazione – si rappresenta che il 1° giugno 2022 la Dia ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di un personaggio legato alla cosca Piromalli egemone a Gioia Tauro, in relazione all’importazione dalla Slovacchia di armi inertizzate che, quindi, venivano modificate in Italia e rese idonee all’impiego. I sodalizi del vibonese, recentemente, si sono dimostrati capaci di realizzare ingenti profitti tramite attività di riciclaggio e truffe, che hanno visto negli istituti bancari le maggiori vittime. Gli stessi sodalizi si sono, altresì, infiltrati nel settore agroalimentare distinguendosi per la sottrazione indebita di fondi europei destinati a quel settore. In molti ritengono l’omicidio di Jan Kuciak legato proprio alla scoperta di questi presunti interessi illeciti nei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea da parte dei clan malavitosi. (f.benincasa@corrierecal.it)

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