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il braccio di ferro

Crotone, caos in Forza Italia: accordi non rispettati sui nomi dei delegati al congresso nazionale

A diffondere la notizia i dirigenti vicini a Sergio Ferrari. Da rivedere anche le scelte per il direttivo provinciale del partito

Pubblicato il: 13/01/2024 – 13:52
di Gaetano Megna
Crotone, caos in Forza Italia: accordi non rispettati sui nomi dei delegati al congresso nazionale

CROTONE Non sarebbero stati rispettati gli accordi presi e, quindi, i nomi dei delegati al congresso nazionale e quelli del direttivo provinciale di Forza Italia di Crotone vanno rivisti. A diffondere la notizia, questa mattina, sono stati dirigenti vicini alla posizione del presidente della Provincia pitagorica, Sergio Ferrari. Secondo le indiscrezioni ci sarebbe stato un accordo che avrebbe avuto come garante il coordinatore regionale di FI, Francesco Cannizzaro, che ieri ha partecipato al congresso del partito di Crotone. Questo accordo prevederebbe che i componenti dell’area politica che fa riferimento a Ferrari debbano essere sei, così quanti sono i rappresentanti dell’altra area. Secondo le indiscrezioni anche i nomi dei delegati al congresso nazionale dovrebbero essere rivisti, rimettendo in discussione l’equilibrio tra le due forze. Ora sono di più i componenti dell’area che avversa Ferrari. L’accordo siglato con Cannizzaro, invece, prevederebbe di assegnare la maggioranza dei delegati ai rappresentanti della corrente del presidente. Sarebbe stato questo impegno a spingere Ferrari a celebrare un congresso unitario. Il problema delle tessere non c’entra, perché, secondo quanto riferiscono gli amici del presidente della Provincia, il voto congressuale è ponderato: vale molto di più quello dei rappresentanti eletti nelle istituzioni rispetto ai semplici tesserati. Si porta ad esempio il voto di Ferrari che varrebbe 25 tessere, a cui dovrebbero essere aggiunti quelli degli altri amministratori che hanno aderito alla sua corrente. Gli aderenti alla corrente di Ferrari sarebbero in gran parte amministratori e sindaci per cui, con il voto ponderato, avrebbe potuto vincere numericamente il congresso. D’altronde Ferrari ieri ha contestato le indicazioni di Torromino, dicendo che andavano riviste. Alla Provincia fanno anche rilevare che i partecipanti al congresso di ieri erano, in maggioranza, rappresentanti dell’area che fa riferimento al presidente Ferrari. Ora si aspetta la nota ufficiale di Cannizzaro. Se dovesse arrivare sconfesserebbe l’impalcatura del primo congresso provinciale celebrato in Calabria. In questo caso, a Crotone ieri, ci sarebbe stato una rappresentazione teatrale non conforme al testo. Un teatrino. Prima dell’apertura dei lavori è stato chiesto al coordinatore provinciale Sergio Torromino di fornire i nomi dei componenti il direttivo e dei delegati al congresso. Torromino, rispondendo alla richiesta del giornalista, ha detto che i nomi sarebbe stati fatti in settimana. Evidentemente erano queste le sue intenzioni, ma non aveva fatto i conti con Cannizzaro che gli ha chiesto di ufficializzare la situazione in fase congressuale. Potrebbe essersi trovato spiazzato ed ha commesso anche qualche errore nella lettura, perché ha indicato, tra i componenti del direttivo, il nome di Ernesto Ioppoli, consigliere comunale di Crotone di maggioranza. Se qualcuno dovesse avere dubbi sul nome fatto da Torromino, c’è la registrazione autentica. Ioppoli questa mattina ha chiarito di  non essere dirigente di FI e di restare fedele alla maggioranza del sindaco Vincenzo Voce. I beni informati dicono che è la sorella di Ioppoli a far parte del direttivo, ma non si chiama Ernesto che è il nome letto da Torromino. Ieri c’è stato un altro avvenimento che potrebbe avere una chiave di lettura politica e cioè la visita del presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, al sindaco di Crotone. L’inizio del congresso provinciale di FI era fissato per le 15,30. Il dibattito è stato avviato alle 16,25 e il presidente Occhiuto ha fatto il suo ingresso nel salone del Lido degli scogli alle 16.45. Prima è andato a salutare il sindaco Voce in piazza Della Resistenza, dove ha sede il palazzo comunale. In sostanza il presidente ha sacrificato una parte del dibattito del primo congresso provinciale calabrese del suo partito, per andare ad omaggiare il sindaco di Crotone, che non è un esponente di FI e nemmeno nutre simpatie per il centrodestra. Questo omaggio negli ambienti politici di Crotone ha avuto una chiave di lettura politica precisa. Il presidente potrebbe avere maturato l’idea di portare Voce dalla sua parte. Non sarebbe nemmeno la prima volta che esponenti di FI tentano di fare un accordo con Voce. Il tentativo, infatti, è stato fatto due anni fa proprio da Torromino. L’iniziativa non è andata in porto per l’ostracismo messo in campo dall’allora coordinatore regionale di FI, Giuseppe Mangialavori. Intanto questa mattina è stata depositata la prima lista per le elezioni provinciale, che è quella del sindaco Voce. Secondo quanto è stato possibile apprendere conterebbe cinque candidati (tutti consiglieri comunali di Crotone). Mentre il segretario provinciale del Partito democratico, Leo Barberio, ha comunicato di avere depositato presso l’ufficio elettorale della Provinciale il simbolo del Pd. Tutte le liste dovranno essere depositate entro le 12 di domani.  

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