L’esercito americano ha colpito un altro sito controllato dagli Houthi nello Yemen che, secondo quanto riferito, metteva a rischio le navi commerciali nel Mar Rosso. Lo hanno detto due funzionari Usa e lo hanno confermato media dei ribelli yemeniti. Secondo il canale al-Masirah, questa mattina gli attacchi americani hanno preso di mira almeno un sito nella capitale Sanaa. Dopo gli attacchi britannici e americani di ieri, gli Houthi hanno lanciato “almeno un missile” che, tuttavia, non ha colpito nessuna nave, ha detto l’esercito americano. Se ci saranno altri attacchi da parte degli Houthi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “non esiterebbe ad ordinare altre operazioni per difendere le nostre truppe e le nostre attività commerciali”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa a bordo dell’Air Force One. “Mi assicurerò di rispondere agli Houthi se continueranno questo comportamento oltraggioso” ha poi detto lo stesso Biden. I deputati democrati che hanno attaccato Joe Biden per non aver chiesto l’autorizzazione al Congresso americano per i radi contro gli Houthi “sbagliano”. Lo ha detto il capo della Casa Bianca rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito in Pennsylvania. Per Biden è “irrilevante” designare gli Houthi come gruppo terroristico. “Se continuano ad agire e comportarsi come fanno, risponderemo”, ha insistito. In azione contro le basi, oltre a Stati Uniti e Gran Bretagna anche otto Paesi alleati
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