VIBO VALENTIA Un quadro che si sta delineando e cristallizzando. Da una parte il centrodestra, alla ricerca della riconferma, dall’altra un centrosinistra diviso in due tronconi, e al centro un’area moderata che si sta sempre più plasmando in una direzione equidistante dagli altri poli. La situazione politica nelle trattative per le elezioni amministrative di Vibo Valentia da alcune settimane a questa parte sembra essersi incanalata su binari precisi, con tendenze abbastanza marcate anche se ovviamente i giochi ancora restano aperti, non essendo ancora arrivati i giorni clou.
Le due coalizioni principali, il centrodestra chiamato a confermare la guida del Comune di Vibo Valentia, e il centrosinistra almeno nella sua accezione di campo largo, non sono ovviamente granitiche e registrano fibrillazioni e anche divisioni, ma a essere ancora in alto mare sembra soprattutto il centrosinistra. Un centrosinistra nel quale al momento ci sarebbero due blocchi che non solo non dialogano ma sono persino contrapposti: da un lato il Pd, che non si schioda dalla proposta della candidatura di Enzo Romeo a sindaco, e dall’altra un’area che ricomprende il Movimento 5 Stelle, il capogruppo regionale del Misto Antonio Lo Schiavo e altre forze civiche, che invece vorrebbero una candidatura di maggiore discontinuità. Le due parti in causa hanno interrotto le comunicazioni già da prima di Natale e le ultime indiscrezioni dicono che le comunicazioni non sono riprese, e che nemmeno ci sono le condizioni per riprenderle, al momento, almeno fino a quando il Pd tiene il punto su Romeo, che è un nome forte ma che a a quanto sembra però non convince il Pd nella sua interezza. Qualche smagliatura c’è anche nel centrodestra ma qui la strada potrebbe essere più in discesa: Forza Italia viaggia verso la ricandidatura del sindaco uscente Maria Limardo, al punto che si dice che l’annuncio ufficiale del bis possa arrivare dal capogruppo alla Regione di Fi e coordinatore provinciale azzurro Michele Comito già nel congresso provinciale forzista in programma oggi. Sulla Limardo nella coalizione c’è qualche resistenza, soprattutto da parte della Lega, ma l’impressione degli osservatori è che alla fine anche gli alleati tradizionali convergeranno sull’attuale sindaco.
In ogni caso, un dato sembra assodato: le difficoltà delle due coalizioni principali alla fine stanno rafforzando l’avanzata di un’area di centro che trova il suo perno in Azione di Francesco De Nisi e in altre forze moderate come quelle che fanno riferimento all’ex consigliere regionale Vito Pitaro, un terzo polo che si sta sempre più aggregando, con la principale componente, Azione, che ha rotto gli indugi con una nota dei calendiani provinciali nella quale si fa presente di «volere esprimere unitamente alle altre forze centriste e riformiste una candidatura a sindaco autonoma dai due poli che vedono da un lato in campo il Pd e dall’altro Maria Limardo con Forza Italia». Un segnale preciso che secondo gli analisti già approderebbe a un esito elettorale: il ballottaggio. (c. a.)
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