TORINO Roberto Rosso aveva «contezza della caratura dei suoi interlocutori». L’affermazione è nella motivazione della corte d’Appello per la condanna dello scorso luglio a 4 anni e 4 mesi per l’ex assessore regionale del Piemonte ex Fdi, accusato a Torino di voto di scambio nel processo “Carminius Fenice”.
In primo grado gli erano stati inflitti cinque anni. Lo riportano alcuni quotidiani, a proposito delle 400 pagine di motivazioni, in cui viene sottolineata una contiguità con i modi di agire di Nevio Coral, ex sindaco di Leini (Torino), che ha già scontato la sua pena a 8 anni per concorso esterno.
I riferimenti sono all’accusa di avere versato denaro a Franco Viterbo e Onofrio Garcea (già condannati in un procedimento separato) in cambio di un aiuto per la campagna elettorale delle regionali del 2019. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giorgio Piazzese, ha sempre sostenuto che Rosso non sapeva di avere a che fare con la ‘ Ndrangheta e ora ha 45 giorni per il ricorso in Cassazione.
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x