Ultimo aggiornamento alle 13:21
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

mala cosentina

‘Ndrangheta nella Sibaritide, il pentito: «Luigi Abbruzzese nominato capo indiscusso»

Celestino Abbruzzese alias “Micetto”: «I meriti conferiti da “dentuzzo” al figlio. Mio fratello si era risentito»

Pubblicato il: 15/01/2024 – 6:38
di Fabio Benincasa
‘Ndrangheta nella Sibaritide, il pentito: «Luigi Abbruzzese nominato capo indiscusso»

COSENZA E’ il 2007, il pentito Celestino Abbruzzese – ex membro della famiglia dei “Banana” di Cosenza – riceve una telefonata: al cellulare, il fratello Antonio, gli chiede di raggiungerlo con urgenza in ospedale. Giunto sul posto, “Micetto” viene reso edotto della presenza nel nosocomio cosentino di un paziente, un tale «delle zone di sotto forse di Reggio». Si tratta «di un intimo amico di “dentuzzo”», Franco Abbruzzese. La persona ricoverata era stata vittima di un agguato e “dentuzzo” «per il tramite di un suo amico dottore lo aveva fatto ricoverare a Cosenza e noi avremmo dovuto fare una sorta di guardia armata». Il racconto del collaboratore di giustizia prosegue. «In ospedale ricordo la presenza, oltre che di mio fratello Antonio, di Luigi Abbruzzese e di Francesco Abbruzzese figlio di Nicola, i quali non so se erano armati. Mio fratello comunque dopo pochi minuti dal mio arrivo mi disse di allontanarmi perché sarebbero sopraggiunte persone di Cassano, che avrebbero vigilato» sulla persona ricoverata. Questo è uno degli episodi narrati dal pentito cosentino e finito nell’inchiesta “Athena“, coordinata dalla Dda di Catanzaro contro «un solo gruppo criminale, che fa capo a Cassano all’Ionio» riferibile alla famiglia Abbruzzese.

Il “capo indiscusso”

Il pentito, viene sottoposto agli arresti domiciliari dopo l’operazione denominata “Job center” da agosto 2016 ad ottobre 2018. Durante il periodo trascorso in casa, «con cadenza quasi giornaliera, mi veniva a trovare A.C. il quale mi aggiornava su quello che accadeva a Cosenza, specie del contegno dei miei fratelli, che avevano sempre modi estremamente violenti divenendo aggressivi al minimo screzio». “Micetto” trova conferma dal suo confidente della decisione di “dentuzzo”, nel 2007, di conferire «i propri meriti al figlio Luigi. In particolare, mi diceva che lo aveva nominato “capo indiscusso”». Questa circostanza «gli era stata riferita direttamente da “dentuzzo” e del resto era del tutto credibile, in considerazione del rapporto di estrema fiducia che “dentuzzo” aveva con A.C.». Quanto deciso da Franco Abbruzzese, avrebbe spiazzato e infastidito Antonio Abbruzzese, fratello di “Micetto”. «Si era risentito, pensava fosse giusto gli fossero dati i meriti. Ribadisco che queste circostanze mi erano state accennate dai miei fratelli e del resto mi spiegavano il comportamento di mio fratello Antonio che dopo il 2007 aveva smesso di stare a Cassano e rimaneva stabilmente a Cosenza, seppur tenendo i rapporti con Luigi
Abbruzzese per quanto attiene lo stupefacente».

L’eroina “sottobanco”

Nella galassia criminale cosentina gli equilibri sono piuttosto fragili, quando in ballo ci sono lo spaccio di droga e i fiumi di denaro anche i rapporti più solidi, come quelli di parentela, scricchiolano. Celestino Abbruzzese narra ai magistrati della Dda un episodio. «Fra il 2012 ed il 2013 Maurizio Rango e mio fratello Antonio Abbruzzese avevano capito che a Cosenza arrivava eroina da canali diversi da quelli del clan cosiddetto Rango-Zingari. Avevano capito ancora che l’eroina proveniva da Cassano ed in particolare da Celestino Abbruzzese, figlio di Tonino». Lo “sgarro” rischia di scatenare una lite. Il cassanese «venne convocato e fortemente redarguito da Rango fino all’intervento di Antonio mio fratello che scongiurò la lite ricordando che eravamo tutti parenti». L’omonimo cassanese di “Micetto”, confesserà lo stesso pentito, «tra il 2017 ed il 2018 mi confidò che quanto gli era stato contestato era vero e in particolare che aveva venduto 2/3 kg di eroina ai miei fratelli per così dire “sottobanco”». (f.benincasa@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x