ROMA Si chiamava Cristiano Molè, l’uomo di 33 anni ucciso stasera a Roma a colpi di pistola in strada, all’incrocio tra largo Ferrari e via Edoardo Tabacci. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, il 33enne apparterrebbe al clan ‘ndranghetista dei Molè, di Gioia Tauro in Calabria, legato anche ai Piromalli. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci, sono coordinate dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sul luogo della sparatoria si è recato il pm della Dda, Mario Palazzi. Un regolamento di conti per questioni di droga. E’ questa, secondo quanto si apprende, la pista privilegiata, al momento, da chi indaga per l’omicidio di Molè. Esplosi tanti proiettili: almeno 11 bossoli sono stati rinvenuti sull’asfalto per quello che sembra un vero e proprio regolamento di conti. La vittima, era stata già ferita in un agguato armato nel 2014 nella zona di Bravetta. Il giovane era appassionato di pugilato e frequentatore di diverse palestre. Nell’agguato il 33enne è morto dopo essere stato colpito al torace dai colpi d’arma da fuoco esplosi da un’auto poi allontanatasi rapidamente. Un altro trentenne invece è rimasto ferito ed è stato portato al San Camillo.
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x