COSENZA La Corte di Cassazione francese si è pronunciata, questa mattina, sull’estradizione di Edgardo Greco, ex membro della ‘ndrangheta arrestato a febbraio a Saint-Etienne (QUI la notizia). La decisione, attesa lo scorso 5 dicembre, è slittata al 2024. I giudici hanno deciso di prendere altro tempo prima di emettere il verdetto. La massima corte francese ha motivato la sua decisione ammettendo il ricorso su un vizio procedurale legato alla composizione della camera d’inchiesta della Corte d’appello di Lione, eccepito dal legale di Greco. Il sito francese Europa 1 riporta le dichiarazioni dell’avvocato del 64enne italiano che inoltrerà «una richiesta di liberazione sotto controllo giudiziario», «in attesa che la corte d’appello si pronunci nuovamente sulla sua estradizione».
Edgardo Greco, viveva in Francia come pizzaiolo sotto falso nome dopo una condanna per duplice omicidio, si è sempre dichiarato innocente. «Ero presente nel posto sbagliato al momento sbagliato», ha sostenuto in un’intervista rilasciata al quotidiano locale Actu Saint-Etienne. Il riferimento è alla condanna ricevuta per aver ucciso due persone nell’ambito di una guerra di mafia. La giustizia francese aveva dato parere favorevole alla richiesta delle autorità italiane di estradare Greco, come deciso dalla Corte d’appello di Lione. Tuttavia, qualcosa è cambiato, come ha avuto modo di sostenere David Metaxas, avvocato di Edgardo Greco. Il legale francese ha rinvenuto un vizio procedurale che oggi ha permesso a Greco di non essere estradato. «La camera che ha esaminato la richiesta di estradizione di Greco era composta da tre magistrati – aveva sostenuto l’avvocato – Questi tre magistrati avrebbero dovuto essere gli stessi che hanno partecipato all’udienza dello scorso marzo. Ma questa condizione non si sarebbe verificata». Questo il vizio procedurale ravvisato e segnalato dall’avvocato di Edgardo Greco. (f.b.)
LEGGI ANCHE L’omicidio dei fratelli Bartolomeo, il tentativo di uccidere Franco Pino. Ecco chi è Edgardo Greco
x
x