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Videosorveglianza in un bene confiscato ai clan, minacciato un operaio a Marina di Gioiosa

La denuncia del primo cittadino: «In atto un piano per impedire che i beni confiscati alla mafia vengano utilizzati per fini sociali»

Pubblicato il: 17/01/2024 – 11:59
Videosorveglianza in un bene confiscato ai clan, minacciato un operaio a Marina di Gioiosa

MARINA DI GIOIOSA IONICA Parla di un vero e proprio «piano messo in atto per impedire all’Amministrazione che i beni confiscati alla mafia vengano utilizzati per scopi e fini sociali», il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Geppo Femia. Un piano – aggiunge – che «non sarà portato a compimento, anche se ci stanno provando in ogni modo». Alla periferia di Marina di Gioiosa Jonica, infatti, persone non ancora identificate ma a volto scoperto hanno, con toni perentori e minacciosi, chiesto l’immediato stop dei lavori a un operaio di un’impresa catanzarese impegnata nella cittadina della Locride a installare un sistema di videosorveglianza in un immobile confiscato tanti anni fa a persone ritenute vicine o in contatto con ambienti della criminalità organizzata. Un fatto che, dopo la denuncia del sindaco e della ditta, ora sarebbe sotto la lente degli investigatori. Il primo cittadino attraverso una breve nota assicura: «La delinquenza malavitosa non passerà. Il centro antiviolenza “Le Gelsominaie” sarà realizzato».

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