ROMA L’arresto in Germania e l’estradizione di Salvatore Crivello in Italia si aggiunge ai 93 latitanti già catturati dall’avvio del Progetto I-Can che, attualmente, coinvolge insieme al Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano e Interpol, il law enforcement di ulteriori 17 Paesi (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Croazia, Francia, Germania, Malta, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Uruguay). Nato nel 2020, su iniziativa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e del Segretariato Generale di Interpol, il Progetto I-Can ha l’obiettivo di promuove la lotta globale alla criminalità organizzata di matrice calabrese, per aumentare anzitutto la consapevolezza della minaccia, attraverso lo scambio di informazioni e di esperienze, basate soprattutto sul modello investigativo italiano. In poco più di tre anni il progetto ha creato un network che ha consentito la cattura in tutto il mondo di 94 pericolosi latitanti di ‘ndrangheta, oltre ad aver favorito il riconoscimento di quegli indicatori utili alle forze di polizia per intercettare l’infiltrazione dell’organizzazione mafiosa negli asset economici e finanziari dei vari Paesi.
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