LAMEZIA TERME Le variabili sono ancora tante come le incognite, del resto il tempo ancora c’è anche se i ragionamenti incominciano a farsi più stringenti. Le “grandi manovre” nei partiti in vista delle Europee sono iniziate anche in Calabria. Non c’è nessuna ufficialità ma certe dinamiche si stanno delineando, anche se restano subordinate a quello che succede a livello nazionale. Ad esempio, le possibili candidature dei leader “maximi” – da Giorgia Meloni lato centrodestra alla stessa Elly Schlein lato centrosinistra, per dire dei più importanti – inevitabilmente sono destinate a rivoluzionare completamente il quadro qualora dovessero concretizzarsi. Per questo allora non resta che aspettare e vedere le evoluzioni romane, ma un dato sembra che si sta già cristallizzando, alla luce dell’importanza quasi storica che le Europee avranno questa volta: sarà una lotta all’ultimo voto, per contarsi all’interno delle singole coalizioni, perché queste Europee rappresentano uno snodo decisivo per il futuro di tanti esponenti politici. E altrettanto inevitabilmente i partiti hanno già in animo di “precettare” – in alcuni casi avrebbero già “precettato” – i loro big sul territorio, soprattutto i loro “signori delle preferenze”: come i consiglieri regionali, più corteggiati dei parlamentari perché i loro consensi non sono volatili ma reali. Candidature, quelle dei consiglieri regionali, che sarebbero essenzialmente “di servizio” ma non per questo sarebbero meno significative, anzi.
Una dinamica, questa, che vale sia per il centrodestra sia per il centrosinistra, ma soprattutto per il centrodestra. Qualche scenario. Il ragionamento potrebbe non riguardare direttamente, per certi versi, Forza Italia, che si gioca tantissimo alle Europee e se lo gioca puntando deciso proprio sul “granaio” di voti di cui dispone in Calabria grazie anche all’azione di governo alla Regione con Roberto Occhiuto: secondo quanto si apprende da fonti accreditate gli azzurri potrebbero schierare alle Europee alcuni nomi forti – come la vicepresidente della Giunta Giusi Princi, assessore esterno o la sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro – ma non consiglieri regionali (anche se resterebbe molto “attenzionato” l’assessore e consigliere regionale Gianluca Gallo, che comunque avrebbe già “resistito” al pressing dei vertici forzisti). Fratelli d’Italia dovrebbe schierare la presidente della prima Commissione del Consiglio regionale Luciana De Francesco, probabilmente in ticket con l’uscente Denis Nesci, ma potrebbe valutare una candidatura anche per l’area centrale della Calabria e in questo caso – a quanto risulta – un “papabile” potrebbe essere Antonio Montuoro, presidente della seconda Commissione a Palazzo Campanella, senza dimenticare l’assessore regionale Filippo Pietropaolo. Fronte Lega, nei corridoi della politica calabrese continua a circolare con insistenza la possibile candidatura del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, e si parla anche di una possibile candidatura di Giuseppe Mattiani, neo acquisto del Carroccio alla Regione. A gestire la partita calabrese della Lega – a quanto si dice – sarebbe direttamente Matteo Salvini. Occhi puntati anche su Azione: a quanto risulta, i due consiglieri regionali Francesco De Nisi, segretario del partito, e Giuseppe Graziano, presidente del partito, avrebbero già ricevuto la richiesta dai vertici meloniani a candidarsi alle Europee. Un candidato all’Europarlamento inoltre dovrebbe essere espresso anche dal gruppo del Pd alla Regione; in pole position, qui, il capogruppo Mimmo Bevacqua, che sarebbe già stato indicato dai suoi colleghi dem in Consiglio regionale. In linea di massima ecco quello che si sta per ora muovendo nei partiti, in attesa che il quadro si cristallizzi nelle sue dinamiche nazionali. Quello che è certo è che anche in Calabria le cartoline di precettazione dei consiglieri regionali sono in via di spedizione, e comunque anche chi non sarà candidato sarà chiamato a profondere il massimo degli sforzi. E in ogni caso le Europee sono destinare a “movimentare” anche gli assetti alla Regione. (a. cant.)
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