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Cosenza, i sindacati: «Vicenda Amaco avvolta ancora in un alone di mistero»

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro e Confail-Faisa: quanto tempo ancora dovrà passare per conoscere il futuro dell’azienda?

Pubblicato il: 19/01/2024 – 16:57
Cosenza, i sindacati: «Vicenda Amaco avvolta ancora in un alone di mistero»

COSENZA «Quanto tempo ancora si dovrà attendere per conoscere il futuro di Amaco? Sono 132 (+2) i dipendenti di Amaco che attraverso le rappresentanze sindacali, tornano a denunciare i ritardi delle istituzioni e della politica a voler definitivamente risollevare le precarie condizioni in cui versano da mesi con le loro famiglie. Con senso di assoluto dovere, continuano ad espletare le loro funzioni, nonostante alcune prestazioni lavorative siano propedeutiche al riconoscimento di emolumenti riferiti alla contrattazione integrativa, oggi disdettata solo nella parte economica. Sperano arrivi l’alba di un giorno migliore, ma ciò non accade». Lo affermano i sindacati Filt Cgil (Fabio Staine), Fit Cisl (Gennaro Mandoliti), Uiltrasporti (Andrea Mazzuca), Ugl Autoferro (Claudio Morelli) e Confail-Faisa (Gianfranco Provenzale). «Non si fa poesia in questo drammatico momento, si chiedono – scrivono i sindacati – interventi e certezze per i lavoratori Amaco che subiscono ritardi negliemolumenti, per meglio dire pagamenti a “metà” o addirittura in “percentuale”! Altra piaga, ormai cronica, gli autobus di “20 anni fa”. Parco mezzi obsoleto che resiste però, da vero guerriero, qualche volta anche nelle vesti di lanciafiamme, nel farsi sostituire dai nuovi e rampanti autobus acquistati dal Consorzio Co.me.tra., ma giacenti e dormienti, in cerca di padrone nei piazzali di deposito.  Reclamiamo provvedimenti immediati da parte di chi ha le competenze e l’autorità per farli.  Non possiamo assistere inermi, come Organizzazioni Sindacali, responsabili e serie, a quello che sembra il racconto della straziante scena degli agnellini destinati alla macellazione nel thriller “Il Silenzio degli Innocenti”. Insinuazioni allo stato passivo, conteggi degli arretrati, uffici legali, hanno ormai sostituito e traslocato in fondo alla scala delle priorità il benessere lavorativo e lo spirito conviviale di ciascun lavoratore.  Non è chiaro nulla all’interno della vicenda, ed è per questa ragione che abbiamo sollecitato un incontro al Presidente Occhiuto, all’assessore al ramo Staine, al Curatore Fallimentare, a Co.me.tra. e al Sindaco della città dei Bruzi. Ad oggi, non abbiamo ricevuto risposta, né convocazione. Necessitiamo del confronto, di conoscere e di essere parte attiva, come giusto che sia, nelle scelte o nelle soluzioni che la politica intende intraprendere. Basta con le incertezze, i lavoratori sono stremati psicologicamente, economicamente e moralmente. Ci chiediamo se non sia necessario pensare ad un “soggetto nuovo”, che non modifichi la forma giuridica e societaria, capace di garantire e rilanciare un servizio di Tpl per la città di Cosenza al passo con i tempi. Immaginiamo una società che organizzi un trasporto pubblico alternativo e/o sostitutivo del mezzo privato e che sia in grado di dare stabilità nel senso più completo a tutti i lavoratori. Siamo pronti a mettere in campo, nel rispetto della legalità, tutte le possibili azioni sindacali volte alla tutela occupazionale e dei diritti di tutti i dipendenti di Amaco Spa.  Restiamo fiduciosi che nei prossimi giorni venga programmato l’auspicato incontro e nonostante la complessità della vicenda, rivendichiamo celerità ed impegno per dei lavoratori che meritano di essere trattati con i guanti bianchi.

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