LAMEZIA TERME Una storia lunga oltre vent’anni, un sito controverso oggetto di una lunga battaglia tra delibere comunali e regionali, finanziamenti e riaperture straordinarie mai avvenute. L’ex discarica Bagni di Lamezia Terme è un luogo tanto significativo quanto simbolico, il segno più visibile di una ferita che ancora non è stata del tutto rimarginata, ai confini del Comune con quello di Gizzeria e con uno sguardo privilegiato sul golfo lametino. Per il sito è tempo di guardare al futuro, cercando di risolvere definitivamente i gravissimi errori del passato. Il lungo lavoro della III Commissione del Comune di Lamezia, presieduta dall’attuale presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, ha portato all’approvazione del progetto a favore di raggruppamento temporaneo di professionisti.
I lavori, quelli che saranno curati dalla ditta aggiudicataria RTI Cericola s.r.l. Eco Piana s.r.l per meno di 7 milioni di euro, sono stati consegnati ufficialmente questa mattina dall’Amministrazione Mascaro e, secondo la stima, saranno ultimati entro il 2024. Per l’area totale, di oltre 110mila mq, il finanziamento ammonta a poco più di 9.665.948,33 euro per un progetto e un intervento di bonifica e risanamento ambientale. Il progetto era stato illustrato dal Corriere della Calabria che lo aveva visionato in anteprima (QUI IL LINK). Intanto quello di stamattina è un passo importante, si spera decisivo, per ripristinare un vasto sito le cui ricadute, una volta bonificato, sarebbero fondamentali per la città e il territorio circostante.
L’obiettivo ha spiegato al Corriere della Calabria Giancarlo Nicotera, presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme «è ripristinare un’area che è stata purtroppo il simbolo di una Lamezia del passato che, ovviamente, è ricca di errori, poca lungimiranza, e adesso si cerca di rimediare. Purtroppo, decenni e decenni fa è stata scelta, in maniera infelice, quest’area che tra l’altro è collegata con quelle che sono le acque che poi vengono sversate. È stata una battaglia storica che io ricordo anche come terza commissione abbiamo voluto portare avanti negli anni, e oggi otteniamo questi risultati a tutela dell’ambiente, della collettività e soprattutto di quello che può essere anche la salubrità dei posti». (g.curcio@corrierecal.it)
x
x