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Inaugurati due beni confiscati alla mafia ad Arezzo: uno è intitolato a Valarioti

Un capannone porterà il nome dell’amministratore pubblico e primo politico ucciso dalla ‘Ndrangheta

Pubblicato il: 20/01/2024 – 19:45
Inaugurati due beni confiscati alla mafia ad Arezzo: uno è intitolato a Valarioti

Inaugurati oggi a Terranuova Bracciolini (Arezzo) due beni sottratti alla mafia e assegnati al Comune dell’Aretino dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati. Uno è una villetta alle Ville che sosterrà il co-housing solidale, l’altro un capannone di via Poggilupi, che ospiterà l’archivio e la rimessa dei mezzi comunali. La villetta è stata intitolata ad Angela Fiume, Fabrizio Nencioni e le loro bambine, Nadia e Caterina, la famiglia vittima dell’attentato mafioso del 27 maggio 1993 in via dei Georgofili a Firenze. L’altro immobile porterà invece il nome di Giuseppe Valarioti, amministratore pubblico e primo politico ucciso dalla ‘Ndrangheta. Villetta e capannone sono i primi due beni confiscati nel territorio del Valdarno, con provvedimento che risale agli anni ’90 e sottratti alla famiglia Priolo” si spiega in una nota della Regione che ne ha finanziato la ristrutturazione con 450.000 mila euro. I due beni sono stati inaugurati dall’assessore toscano alla legalità Stefano Ciuoffo.

«Si concretizza oggi un passo molto atteso, un segnale di legalità e di lotta alle mafie. Questi immobili, nati grazie al riciclo dei ricavi connessi alle attività illegali e alla criminalità, verranno destinati fin dai prossimi giorni per funzioni sociali. Sono invece gli enti locali, come Terranuova Bracciolini che li mettono a disposizione dei cittadini e li trasformano in presidi di legalità». «Il sacrificio quotidiano delle forze dell’ordine – ha proseguito l’assessore – e di giustizia per il contrasto alle mafie deve essere valorizzato. Regione Toscana ha messo a disposizione dei comuni risorse proprie di bilancio per restituire alle comunità questi beni. Diamo concretezza ai principi e ai valori della legalità, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni». All’evento erano presenti rappresentanti istituzionali dei comuni del Valdarno e della provincia di Arezzo, la prefetta di Arezzo e Luigi Dainelli, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili, oltre a don Bigalli di Libera Toscana.

Fonte foto: InToscana.it

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