COSENZA Giovanni Le Coche è Ceo, Digital Marketing & Seo Manager di Arkys: agenzia con sede a Cosenza e Milano capace di supportare le aziende nell’ideazione e gestione di progetti digitali innovativi e nello sviluppo di strategie web personalizzate. L’ingegnere informatico cosentino è uno dei massimi esperti della rete, conosce limiti e opportunità, analizza le criticità e sviluppa soluzioni utili alle aziende che navigano a vista nella galassia di internet. Al Corriere della Calabria, in una intervista, Le Coche offre un interessante punto di vista sull’Intelligenza Artificiale, tra opportunità, pericoli e falsi miti.
Grazie o a causa dell’uomo. Attenzione, però, le macchine sono intelligenti proprio grazie alla mente umana che riesce a concepire determinati algoritmi. È, altresì, chiaro che la velocità di calcolo viene demandata alla macchina. I calcolatori sono sempre stati in grado di produrre risultati impressionanti ma non ritengo, parere personale, che “pensino” in maniera umana, anche se l’output fa desumere questo.
Nasce come prezioso sostegno al lavoro di tutti ma, purtroppo, a volte, menti non eccelse credono che possa essere un sostituto “al lavoro”. L’intelligenza artificiale può aiutare molti processi che prima richiedevano tempo, accelerando cicli produttivi e informativi.
Lo è già. Non dobbiamo spaventarci per il progresso, ma usarlo al meglio per tutto ciò che può essere eticamente utile. La polvere da sparo nacque con un intento nobile, sta a noi avere il buon senso per sfruttare una risorsa così importante.
I guru non esistono quasi mai (il quasi è dovuto a un mio vezzo di non usare la parola “mai” da sola!). Nel marketing, poi, non esistono tecniche infallibili e, soprattutto, non ne esistono per tutte le categorie o le cosiddette nicchie. Ci sono tantissimi colleghi bravi e preparati, ma ritorniamo alla prima domanda. Come trovarli? Basta comprendere risultati reali e certificati ottenuti. Con quelli non si scappa!
Probabilmente, perché è chiaro che, come scritto sopra, questa nuova linfa è importante per ridurre costi e processi lavorativi. Il tutto sta a capire se si vogliono mantenere standard qualitativi elevati.
Fatta la legge, trovato l’inganno! Sono, da sempre, un fautore del buon senso, anche se resta pratica alquanto difficile. Fino a ieri i colleghi cercavano rimedi per la GDPR che, al momento, non mi pare sia così controllata, ma è servita solo ad alimentare confusione e non mi pare abbia tutelato al meglio i dati degli utenti. “Arma di distrazione di massa?” Non sarei così catastrofico! Tuttavia, il problema esiste. O meglio, ne esistono tanti, ma sono centrati tutti su un’unica strada: la facilità d’esecuzione. Anni fa, nella SEO era tutto più facile e potevi arrivare primo con una determina key senza problemi. Oggi è molto più complesso. Al contrario della programmazione: anni fa molto complessa, oggi molto più semplice. Einstein insegna: tutto è relativo. Sarò pedante, ma l’input dobbiamo darlo noi, formando ed informando. Costruire una società e un web migliore dipende anche da noi.
(f.benincasa@corrierecal.it)
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