REGGIO CALABRIA Una seduta di Consiglio regionale fissata in modo sicuro, e sarà il 31 gennaio, e una seduta di Consiglio regionale fissata in modo ancora indicativo, perché bisogna prima superare una serie di “nodi” politici. Oggi a Palazzo Campanella Conferenza dei capigruppo per programmare i lavori dell’aula, la ripresa dell’attività dopo la pausa per le festività natalizie e prima di tuffarsi nella campagna elettorale per le Europee. Secondo fonti qualificate, la Conferenza dei capigruppo di oggi sarebbe stata tutt’altro che “burocratica”, com’era prevedibile alla vigilia, con qualche fibrillazione nella maggioranza di centrodestra. Tutto sarebbe filato liscio fin quando si è trattato di stabilire data e ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, che sarà a fine mese e tra i punti più significativi vedrà l’esame e l’approvazione della proposta di provvedimento amministrativo che dà mandato al presidente della Regione Occhiuto di sottoscrivere con il governo l’Accordo di coesione 2021-27. La “temperatura” invece si sarebbe alzata quando – come anticipato dal Corriere della Calabria nei giorni scorsi – sul tavolo della Conferenza dei capigruppo sarebbe stato squadernato il dossier “tagliando” di metà legislatura, vale a dire il rinnovo dell’Ufficio di presidenza e della presidenza delle commissioni.
Tema che in linea teorica avrebbe dovuto essere affrontato a maggio ma che aree significative della maggioranza di centrodestra, a partire dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega, vorrebbe anticipare già a febbraio in modo da evitare l’interferenza con la campagna elettorale delle Europee. Sarebbe anche stata indicata una data nella quale procedere alla votazione sul nuovo ufficio di presidenza, il 7 febbraio. Ma subito sarebbe partito un “fuoco di sbarramento” all’interno della maggioranza di centrodestra, perché Fratelli d’Italia – sarebbe emerso nella riunione di oggi – avrebbe già rivendicato la vicepresidenza e poi c’è il nuovo soggetto politico nato negli ultimi mesi, Azione, che ovviamente ora vuole far sentire la propria voce. Insomma, sono spuntate le prime tensioni in una coalizione che già sta vivendo un nemmeno tanto nascosto braccio di ferro tra Forza Italia e Lega, che si stanno contendendo il campo, con il Carroccio che ha “ingaggiato” l’ex azzurro Giuseppe Mattiani e Forza Italia che ha replicato con l’adesione di Salvatore Cirillo che ha un po’ riequilibrato gli assetti (anche se Forza Italia, rispetto a due anni e mezzo fa, ha un consigliere in meno pur essendo comunque il gruppo più numeroso). Al tirar delle somme, la situazione che sarebbe emersa alla fine della Conferenza dei capigruppo è che davvero il “tagliando” di metà legislatura potrebbe essere anticipato già nelle prossime settimane ma solo se si troverà la quadra e si raggiungerà un accordo che tenga dentro le esigenze di tutte ma proprio tutte le componenti della maggioranza. Si profila ora un percorso la cui conclusione inevitabilmente è legata alle determinazioni del leader della coalizione, il presidente della Regione Roberto Occhiuto. (a. cant.)
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