CATANZARO Assolto Domenico Fraone, 53 anni, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e di intestazione fittizia. Il commercialista, imprenditore ed ex consigliere provinciale di Vibo Valentia era coinvolto nell’inchiesta “Imponimento” della Dda di Catanzaro. La decisione è del gip del Tribunale di Catanzaro.
Fermato a luglio del 2020, provvedimento poi convalidato in via provvisoria dal gip di Lamezia Terme, Fraone – difeso dall’avvocato Guido Contestabile – era stato poi sottoposto alla misura degli arresti domiciliari il 12 agosto dello stesso anno. In particolare, secondo il castello accusatorio della Distrettuale antimafia, Fraone, in quanto professionista e faccendiere, avrebbe assunto il ruolo di “riferimento” per la cosca Anello-Fruci di Filadelfia» in ragione di uno «stabile rapporto sinallagmatico, caratterizzato dalla perdurante e reciproca disponibilità a prestarsi in ausilio ed in forza del quale Fraone si rendeva disponibile alla realizzazione di condotte illecite in relazione a specifici affari» concorrendo in «trasferimenti fraudolenti di beni ovvero commettendo reati tributari con la complicità di appartenenti al sodalizio così ottenendo, quale corrispettivo, vantaggi ingiusti da tradursi nella protezione mafiosa, nella possibilità di rivolgersi al sodalizio e di avvalersi del metodo mafioso per la risoluzione di problematiche di vario genere, anche coinvolgenti altri gruppi ‘ndranghetistici, e per ottenere appoggio in occasione delle elezioni Provinciali vibonesi del 2008».
Riconosciuta l’insussistenza della gravità indiziaria quanto al solo reato associativo, già il Riesame di Catanzaro aveva annullato inizialmente la cautela imposta con specifico riguardo a tale contestazione, procedendo poi, dopo il rinvio dalla Cassazione e con ordinanza del 25 gennaio dello scorso anno ad annullare il provvedimento cautelare anche con riferimento al reato di intestazione fittizia, infine revocando il sequestro preventivo disposto sui beni riconducibili all’imputato. Ma a sancire l’estraneità di Fraone alle contestazioni mosse è intervenuta la sentenza di assoluzione emessa oggi dal gip il quale ha accolto le argomentazioni esposte dai difensori Francesco Matteo Bagnato e Guido Contestabile (coadiuvato da Serena Lacaria) che nel corso dell’intervento conclusivo avevano evidenziato e riscontrato, anche mediante il deposito di corposa documentazione, l’assenza di ogni profilo di illiceità nell’agire dello stesso, con particolare riguardo alle operazioni negoziali concluse. (Gi. Cu.)
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