ROMA «Si sottopone i magistrati al giudizio degli avvocati, in particolare del portavoce del Consiglio dell’Ordine di riferimento – ha detto Gratteri – il che delegittima il magistrato, poiché un intero ordine dà un peso e una valutazione. Il magistrato non sarà sereno a giudicare il cliente, magari importante, del presidente dell’Ordine». La frase pronunciata, nel corso dell’audizione in Commissione Giustizia, dal procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha scatenato la veemente reazione delle Camere Penali Calabresi. Con una nota firmata da tutti i presidenti, gli avvocati rispondono all’ex procuratore di Catanzaro che aveva sollevato una serie di dubbi e criticità su alcuni aspetti della norma. Su esplicita domanda del vicepresidente della Commissione Federico Cafiero de Raho, ex capo della Direzione Nazionale Antimafia ed ex procuratore di Reggio Calabria, Gratteri aveva parlato di «grave ingerenza» in riferimento all’aumento di potere degli avvocati. Fin qui, la valutazione del procuratore sulla norma. Poi, il discorso si sposta su alcune operazioni concluse in Calabria, dove – ricorda Gratteri – «mi è capitato più volte di arrestare avvocati, anche di caratura nazionale e con incarichi pubblici, e in queste situazioni ti trovi ad essere critica dalla Camera Penale, senza che vengano neanche lette le migliaia di pagine dell’inchiesta».
Questa la risposta, tramite missiva, dei penalisti.
«L’ultimo allarme dell’ottimo procuratore di Napoli, evidentemente nostalgico delle Camere Penali Calabresi, riguarda il colpo grosso che stanno tentando di mettere a segno gli avvocati. I reprobi stanno cercando di sfruttare una congiuntura favorevole, infiltrarsi nei Consigli Giudiziari e diventare arbitri delle carriere dei Magistrati.
Inaudito, il futuro dei Magistrati nelle mani degli avvocati!
Si immagini questo mondo capovolto.
La Magistratura militante, dopo aver condotto una sanguinosa guerra di liberazione dai vincoli che impedivano di neutralizzare colletti bianchi, e tra essi i peggiori, gli avvocati, sarebbero sottoposti ai giudizi censori di costoro. Anziché arrestare avvocati delinquenti, i Magistrati finirebbero per essere costretti ad esibire le loro nudità davanti a un plotone di azzeccagarbugli collusi col crimine e assetati di vendetta. E tra questi i peggiori, quelli delle Camere Penali Calabresi, che “disturbano il Manovratore” criticando senza nemmeno leggere le ordinanze cautelari, opere monumentali che spiegano che la guerra di religione è in pieno corso e che sia benedetta la gogna…E allora, basta con l’insopportabile mantra della presunzione di innocenza, basta coi loro cavilli da legulei, basta bavagli che impediscono di esporre i delinquenti al pubblico ludibrio… I colpevoli li ha sempre scovati lui, potete giurarci, e se alla fine molti di loro, dopo la galera, finiscono assolti, dimostrando che a non legger gli atti, semmai, è stato qualcun altro, beh è sol perché i giudici son deboli, le garanzie son troppe e i furbi l’han fatta franca.
Ed allora l’appello dell’ottimo procuratore è a tutti voi, strenui difensori della società dal crimine: fuori gli avvocati, non solo dai Consigli, se vogliamo aver speranza di vincere anche l’ultima battaglia».
Le firme: Camera Penale di Castrovillari Il Presidente – Avv. Michele Donadio; Camera Penale “A. Cantàfora” di Catanzaro Il Presidente – Avv. Francesco Iacopino; Camera Penale di Cosenza “Avvocato Fausto Gullo” Il Presidente – Avv. Roberto Le Pera; Camera Penale “G. Scola” di Crotone Il Presidente – Avv. Romualdo Truncè; Camera Penale di Lamezia Terme Il Presidente -Avv. Renzo Andricciola; Camera Penale “G. Simonetti” di Locri Il Presidente – Avv. Antonio Alvaro; Camera Penale “V. Silipigni” di Palmi Il Presidente – Avv. Giuseppe Milicia; Camera Penale “E. Lo Giudice” di Paola Il Presidente – Avv. Massimo Zicarelli; Camera Penale “G. Sardiello” di Reggio Calabria Il Presidente Avv. Pasquale Foti; Camera Penale di Rossano Il Presidente – Avv. Giovanni Zagarese; Camera Penale “F. Casuscelli” di Vibo Valentia Il Presidente -Avv. Giuseppe Mario Aloi.
(redazione@corrierecal.it)
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