CAGLIARI Oltre 30mila persone, secondo la stima della Questura, assiepate nel piazzale davanti alla basilica di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari, per l’ultimo saluto a Gigi Riva. Bandiere, striscioni, sciarpe, cartelli, fiori. E tante lacrime: un immenso tributo di affetto dal suo popolo a un campione amatissimo in ogni angolo della Sardegna. I funerali di Gigi Riva nella basilica di Nostra Signora di Bonaria. All’interno circa 650 persone, all’esterno decine di migliaia che stanno assistendo alla cerimonia sui maxi-schermi. Sul feretro di “Rombo di Tuono” le maglie numero 11 del Cagliari e della Nazionale. «Lo sport è come la vita, è arte e disciplina, estro e fatica, si compete sempre per conquistare qualcosa, è una passione condivisa e collettiva, qualcosa che non si può comprare, ma solo meritare» – le parole dell’arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi -. «Lo sport è gioia, porta a dare il meglio di sè nell’educazione della mente e del copro, nella perseveranza, nella lealtà e nel coraggio, è un dono del Creatore che aiuta a vivere in un modo bello, armonioso ed equilibrato. In questi giorni abbiamo celebrato tutto questo in Gigi Riva, ma anche e forse soprattutto altro, abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell’uomo, la sua generosità e riservatezza, quella profondità di amore e di dolore, di passione e malinconia mai gridata ma che si lasciava leggere con schiettezza. Non sorprende la presenza di tanti ammiratori e amici, del popolo di Cagliari e della Sardegna che è stato per lui una dimora accogliente, bella, piena di calore e rispetto. Riva si è sentito parte di questo popolo che lo ha trattato come un figlio prediletto, adesso il cuore di Cagliari è qui». “Rombo di tuono” sarà sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria, in una cappella proprio accanto alla Basilica dove si sono celebrati i funerali.
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