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Pnrr Salute, nelle cure a domicilio la Calabria è in ritardo

La fondazione Gimbe definisce «preoccupante» la situazione del centro-sud

Pubblicato il: 24/01/2024 – 10:18
Pnrr Salute, nelle cure a domicilio la Calabria è in ritardo

Come procede l’attività per la realizzazione della Missione Salute del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)? Al 31 dicembre 2023 le scadenze europee risultano tutte rispettate, fa il punto la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente sullo stato di avanzamento della parte del Piano che riguarda il settore, ma preoccupa il ritardo del Centro-Sud sull’assistenza domiciliare. Secondo i dati del monitoraggio del ministero della Salute, resi pubblici ieri 23 gennaio sul portale, riguardo ai milestone e target europei, con il raggiungimento del target ‘Almeno un progetto di telemedicina in ogni Regione’, sono state rispettate tutte le scadenze fissate per gli anni 2021-2023. Quanto ai milestone e target nazionali, questi sono «step intermedi che non condizionano l’erogazione dei fondi da parte dell’Europa, ma che richiedono un attento monitoraggio perché potrebbero compromettere le correlate scadenze europee», ricorda Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
Su questo fronte sono stati raggiunti entro le scadenze fissate tutti quelli previsti nel 2021 e 2022. Relativamente al 2023, sono stati differiti tre target: da giugno 2023 a giugno 2024 la ‘Stipula di un contratto per gli strumenti di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria’ e la ‘Stipula dei contratti per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali’. Un ulteriore target – ‘Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)’ – era già stato differito di 12 mesi: da marzo 2023 a marzo 2024. «Al momento i ritardi sulle scadenze nazionali non sono particolarmente critici – commenta Cartabellotta – fatta eccezione per i ‘Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)’. In dettaglio, entro marzo 2023 avrebbero dovuto essere assistiti in Adi (assistenza domiciliare integrata) 296 mila pazienti over 65, una scadenza slittata di 12 mesi per le enormi differenze regionali nella capacità di erogare l’assistenza domiciliare, ambito in cui il Centro-Sud era già molto indietro».
Secondo quanto previsto dal Decreto del ministero della Salute del 13 marzo 2023 per assistere almeno il 10% della popolazione over 65 in Adi il Pnrr si pone l’obiettivo di aumentare il numero delle persone prese in carico passando dagli oltre 640 mila del dicembre 2019 a poco meno di 1,5 milioni nel 2026, per un totale di oltre 808 mila persone in più. “Tuttavia – spiega Cartabellotta – se da un lato è realistico il raggiungimento del target nazionale, dall’altro è molto più difficile colmare i divari regionali. Infatti, se Emilia-Romagna, Toscana e Veneto per raggiungere il target 2026 devono aumentare i pazienti assistiti in Adi rispettivamente del 35%, del 42% e del 50%, in alcune Regioni del Centro-Sud i gap sono abissali: la Campania deve incrementarli del 294%, il Lazio del 317%, la Puglia del 329% e la Calabria addirittura del 416%». (Adnkronos Salute)

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