COSENZA Il collaboratore di giustizia Giuseppe Montemurro è stato condannato dopo le accuse lanciate nei confronti di un carabiniere. Il riferimento è alle dichiarazioni rese ai magistrati della Dda di Catanzaro dal pentito contro le cosche cetraresi. Montemurro riferì del ruolo svolto da alcuni militari nell’ambito della vigilanza ai locali notturni. E tra le persone chiamate in causa citò anche il militare Cristian Russo in servizio presso al comando provinciale di Cosenza. La circostanza costò all’uomo dell’Arma il trasferimento in una sede lavorativa diversa. A distanza di mesi, il cerchio si è chiuso con il pentito condannato a pagare 900 al carabiniere, difeso dall’avvocata Angela D’Elia.
(redazione@corrierecal.it)
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