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Prosegue la protesta degli agricoltori: presidio con trattori allo svincolo autostradale di Pizzo

Rivendicano un cambiamento delle politiche europee e un freno all’aumento dei costi di produzione. Sit-in anche a Botricello

Pubblicato il: 25/01/2024 – 14:29
Prosegue la protesta degli agricoltori: presidio con trattori allo svincolo autostradale di Pizzo

VIBO VALENTIA E’ arrivata anche nel Vibonese la protesta degli agricoltori che contestano alcune scelte dell’Unione europea. Stamattina i trattori hanno formato un piccolo presidio all’imbocco dello svincolo di Pizzo Calabro dell’A2 autostrada del Mediterraneo. Si allarga, dopo i blocchi sulla statale 106, la protesta alla Cittadella regionale e i presidi a Cosenza e Lamezia Terme, la protesta del mondo agricolo calabrese. Da rilevare qualche disagio alla circolazione disciplinata dalla polizia municipale di Pizzo e dalla sezione vibonese della Polstrada. Da oggi dunque anche provincia di Vibo gli agricoltori si sono ritrovati a bordo dei loro mezzi agricoli per rivendicare una serie di diritti che variano dal contrasto alle politiche europee sul settore fino alla denuncia di pratiche “sospette” nell’elargizione dei fondi.

Un presidio anche sulla Statale 106 a Botricello

Un altro presidio di protesta è attivo a Botricello, nel Catanzarese, sulla Statale 106. “I temi posti dagli agricoltori che stanno protestando sono imprescindibili per sostenere un comparto di assoluto valore, fondamentale sia dal punto di vista economico e sociale. Per questo abbiamo espresso pieno sostegno sui temi della protesta, evidenziando anche i tanti disagi vissuti dalle popolazioni a causa dei presidi”. E’ quanto affermano i sindaci Pietro Antonio Peta (Andali), Antonio Torchia (Belcastro), Saverio Simone Puccio (Botricello), Raffaele Mercurio (Cropani) e Domenico Garofalo (Marcedusa) in un documento inviato al presidente della Regione Roberto Occhiuto, al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo e, per conoscenza, al prefetto di Catanzaro Enrico Ricci. Il documento, sottoscritto anche dai primi cittadini Jessica Scalzi (Cerva), Vincenzo Bianco (Petronà), Francesco Mauro (Sellia Marina), Carmine Capellupo (Sersale), Davide Zicchinella (Simeri Crichi) e Domenico Gallelli (Zagarise), è stato redatto dopo un incontro con i rappresentanti dei “Movimenti agricoli italiani federati” (in sigla Maif) e dei “Comitati riuniti agricoli” (Cra) che stanno tenendo il presidio sulla strada statale 106 nel territorio di Botricello. “I sindaci del comprensorio – è scritto nel testo – sollecitano la Regione Calabria e il Governo italiano a tutelare l’economia agricola con interventi mirati anche rispetto alle normative europee che non tutelano i prodotti Made in Italy e la qualità sulle nostre tavole. Tra i punti cardine della protesta sottolineiamo: gasolio agricolo agevolato e abolizione dai Sad; interventi mirati per sostenere i costi di produzione; etichettatura dettagliata dei prodotti di importazione per tutelare i prodotti di qualità; gestione ungulati per impedire danni all’agricoltura; revisione politiche green per sostenere i prodotti tipici; interventi mirati per una migliore gestione dei Consorzio di bonifica; comparto zootecnico; abolizione Irpef sui terreni agricoli”. “Come tentativo di mediazione e per offrire un primo segnale distensivo agli agricoltori – riporta il documento – i sindaci chiedono un intervento diretto alla Regione per aprire un tavolo tecnico che possa affrontare la questione dei rapporti tra le aziende agricole e i Consorzi di Bonifica. In particolare, con l’obiettivo di ridurre le azioni di protesta acquisendo un segnale distensivo, si propone: l’annullamento dei fermi amministrativi posti dai Consorzi di Bonifica e la sospensione di tutte le cartelle e avvisi alle aziende agricole per affrontare la grave crisi economica che il comparto sta subendo.I sindaci si dichiarano disponibili a sostenere un dialogo tra le Istituzioni interessate e gli imprenditori agricoli al fine di alleggerire le forme di protesta in atto”.

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