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Stop alle selezioni per dg, Alecci: «Le motivazioni di Occhiuto non convincono»

Il consigliere regionale del Pd: «La sanità calabrese continua a perdere tempo prezioso. Tempo che purtroppo non abbiamo più»

Pubblicato il: 25/01/2024 – 12:03
Stop alle selezioni per dg, Alecci: «Le motivazioni di Occhiuto non convincono»

CATANZARO «Riguardo l’annullamento delle procedure di selezione per l’individuazione dei Direttori generali dell’Asp di Vibo Valentia, e delle aziende ospedaliere di Cosenza e del Gom di Reggio Calabria, la versione fornita dal Presidente Occhiuto non convince fino in fondo, anzi! Dal suo insediamento il motto è sempre stato quello di sbrigarsi, perché non c’era tempo da perdere, le cose andavano fatte velocemente e bene per raddrizzare la gravosa situazione della Sanità calabrese. Ebbene in questa occasione il Presidente/Commissario ha contraddetto se stesso, perché di fatto a far perdere tempo è stato proprio lui». Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Ernesto Alecci a proposito dell’annullamento delle selezioni dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere di Vibo, Cosenza e Reggio. «Volendo – continua Alecci – dare per buone le difficoltà di procedere con la selezione del Direttore dell’Asp di Vibo Valentia, ente oggetto di verifiche da parte della Commissione Prefettizia, credo si potessero comunque portare avanti e concludere le altre due selezioni, in modo da cominciare a dare un segnale di stabilità e un piano di intervento chiaro almeno alle aziende ospedaliere di Cosenza e Reggio Calabria. Per poi procedere in un secondo momento, come annunciato, solo alla riformulazione della selezione per Vibo. Probabilmente sussistevano altre motivazioni che ci sfuggono. Come hanno insegnato le precedenti esperienze in altre Regioni, ad esempio il Lazio e la Campania, e come suggeriscono anche le linee guida ministeriali, il Commissariamento può portare dei risultati reali laddove riesca a produrre delle situazioni stabili e virtuose, attraverso una programmazione di medio/lungo periodo (3/5 anni) e una verifica continua degli step di attuazione del piano programmatico. Invece, dopo oltre 2 anni di questa giunta regionale ci ritroviamo tristemente ancora al punto di partenza: la Sanità calabrese continua a perdere del tempo prezioso, tempo che purtroppo non abbiamo più!».

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