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Giorno della memoria, Fiorita: «Noi discepoli della storia». Caruso: «Orrore da non ripetere»

Le riflessioni dei sindaci di Catanzaro e Cosenza per le celebrazioni in memoria delle vittime dell’Olocausto

Pubblicato il: 27/01/2024 – 15:31
Giorno della memoria, Fiorita: «Noi discepoli della storia». Caruso: «Orrore da non ripetere»

Il sindaco Nicola Fiorita ha voluto condividere, nel “Giorno della Memoria”, le sue riflessioni su una ricorrenza che, lungi dall’essere un semplice rituale, ci interroga oggi forse più di quanto non lo abbia fatto in passato. «Devo confessare – dice il primo cittadino – che sono rimasto turbato, questa mattina, ascoltando in radio la testimonianza di Patrik, ebreo di nazionalità francese che vive nel nostro Mezzogiorno, nella provincia di Foggia. Un uomo di oltre sessant’anni, cresciuto tra i ricordi, tramandati in famiglia, del nonno deportato nei campi di sterminio e dell’occupazione nazista nella sua patria di origine. Un uomo che però, oggi, vive il disagio interiore di coscienza di chi conosce la sofferenza ebraica eppure deve fare i conti con quello che accade a due passi da noi. Un conflitto generato dalla violenza brutale di un atto terroristico, consumato su degli innocenti, che a ha scatenato una reazione, ahimè degenerata in altrettanta brutalità su altri innocenti, colpevoli solo di trovarsi dall’altra parte della trincea. Un disagio di coscienza, quello di Patrik, che sentiamo appartenerci, mentre adempiamo al dovere umano, civile e politico di ricordare l’orrore delle leggi razziali volute dal Fascismo, della complicità dei nostri connazionali allo sterminio degli ebrei. Ma nel farlo non possiamo neppure chiudere gli occhi su ciò che vediamo accadere in tempo reale e che solo in futuro i libri di storia racconteranno. Che fare, dunque, per non abbandonarci allo sconfortante presa d’atto che la storia è, sì, maestra di vita ma non ci sono orecchie disposte ad ascoltarla? Il presidente Mattarella ha speso, come suo solito, parole di saggezza: Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato – ha detto il Capo dello Stato. E noi sappiamo che non c’è altra via per onorare la memoria dei morti di ieri ma anche di quelli di oggi: ricordare l’orrore e senza cedere a fanatismi o interessi di parte, invocare il primato della politica e del dialogo per costruire pazientemente la pace. Per farci davvero discepoli della Storia».


Caruso: «Impedire che quel che è accaduto si ripeta»

Anche il sindaco di Cosenza Franz Caruso è intervenuto sulla Giornata della memoria. «Tramandare la memoria alle nuove generazioni – ha detto – è, oggi più che mai, diventata una necessità della quale le istituzioni debbono farsi carico affinché gli errori e gli orrori del passato non abbiano più a ripetersi. Al di là degli aspetti eminentemente celebrativi – prosegue – la Giornata della memoria è una data di grande importanza che consente da un lato di non far venir mai meno il ricordo su ciò che ha rappresentato l’Olocausto, un orrore che abbiamo tutti il dovere di non dimenticare. Nel contempo fa sì che restino sempre accesi i riflettori su quelle persecuzioni e discriminazioni che seguitano, purtroppo, ad essere poste in essere e che compromettono irrimediabilmente quei processi di pacificazione civile di cui si avverte da più parti la necessità, alimentando forme di odio estremo ed episodi di intolleranza razziale, religiosa e di genere che continuano ad angustiare il nostro tempo. Un tempo nel quale è aumentata a dismisura la preoccupazione per i conflitti che stanno continuando a sconvolgere territori e popolazioni non distanti da noi. Un evento inaspettato quanto terribile, come la guerra in Ucraina, continua a lasciare in apprensione il mondo intero. E non sono da meno le immagini che arrivano quotidianamente nelle nostre case dalla striscia di Gaza dove si combatte senza esclusione di colpi e con spietata efferatezza un conflitto assurdo e che non risparmia nessuno, neanche i bambini». «A commentare quanto continua ad accadere sotto i nostri occhi – afferma Caruso – verrebbe quasi il sospetto che i crimini del passato non abbiano insegnato niente. La Giornata della Memoria che l’amministrazione comunale ha voluto ricordare anche quest’anno allungando di un mese, fino a fine febbraio, le iniziative che la contraddistinguono, in un programma variamente articolato e che induce a molteplici riflessioni, utilizzando i diversi linguaggi e forme d’arte – dalla letteratura, al cinema, al teatro – è, dunque, non solo l’occasione per ribadire la nostra contrarietà alle guerre, ad ogni livello, che vanno ripudiate, così come è scritto nella nostra Carta costituzionale, all’articolo 11, ma è anche il punto da cui partire per la formazione delle nuove coscienze, affinché crescano e maturino quegli anticorpi sociali contro ogni fenomeno di intolleranza o discriminazione ai quali, come Amministrazione comunale, abbiamo sempre contrapposto percorsi civili e culturali orientati all’affermazione dei principi di libertà, solidarietà ed integrazione. Primo Levi diceva: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”. E noi dobbiamo, con il nostro impegno, impedire che quel che è accaduto si ripeta».

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