REGGIO CALABRIA «Mentre fioccano annunci e proclami da parte del primo cittadino, attraverso stampa e trasmissioni televisive, il Quartiere di Arghillà sprofonda sempre di più tra spazzatura e topi, affogando in una pericolosa emergenza sanitaria. Si tratta di una realtà purtroppo sotto gli occhi di tutti e rispetto alla quale la politica sembra essersi totalmente disinteressata: quasi non si trattasse di un aspetto essenziale per la vita dei cittadini, quale evidentemente è». È quanto scrive in una nota il gruppo civico “Noi siamo Arghillà”. «Subiamo una vera e propria ingiustizia, ci troviamo di fronte alla negazione del diritto alla salute (sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana), perpetrato ai danni dei residenti del Quartiere di Arghillà. Chi si trova dentro le istituzioni con la consapevolezza che la salute dei cittadini non sia un bene barattabile, ha il dovere di intervenire e di attuare tutto quanto è in suo potere per garantire, non solo questo diritto, ma anche la vivibilità del Quartiere promuovendo il rispetto all’ordine pubblico e alla sicurezza dei residenti che ogni giorno vivono nel timore e nella paura di ricevere danni a cose e persone». «Nell’era dell’innovazione tecnologica, della promozione di strategie, programmi ed azioni per lo sviluppo sostenibile – prosegue la nota del gruppo civico – ancora oggi, nel Quartiere di Arghillà stiamo affrontando una battaglia di civiltà. Di fronte a un tema che non può non essere condiviso, come quello del diritto alla salute, occorre da parte della politica il coraggio e la determinazione di agire per garantire risorse e interventi che sappiano dare soluzioni concrete e definitive. E’ tempo che si compiano gesti sostanziali, occorre un cambio di rotta! Si legge di proposte elaborate da reti di associazioni “impegnate” da anni nel quartiere, di incontri con la Prefettura; si “intravedono” servizi televisivi sulla situazione drammatica in cui versa il Quartiere soffocato dall’immondizia con i suoi “odori” e dalle bestiacce che passeggiano tra i vari comparti. Nel frattempo, però, i mesi trascorrono e ad Arghillà tutto resta uguale, anzi peggiora di giorno in giorno nel silenzio assordante di tutte le istituzioni. I residenti, che spesso arrossiscono nel dichiarare la loro residenza nel rione, alzano ancora la loro voce: basta con le parole. Non vogliamo ascoltare più di ipotetici progetti, di pseudo interventi di riqualificazione e quant’altro s’intende annunciare con il fine di raccogliere consensi in vista delle elezioni. Eh sì, perché i “potenti”, mostrano la loro faccia nel Quartiere soltanto in occasione della raccolta elettorale, offendendo oltraggiosamente la nostra intelligenza». «Basta con i “per favore” e i “grazie”, è ora di finirla. Rivendichiamo dignità, salute e tutta l’attenzione che ci è dovuta – conclude la nota – e che non vogliamo più elemosinare. Siamo cittadini liberi e non ci piegheremo alle logiche delle lobby e dei “comparati”, né tantomeno ci faremo illudere da specchietti per le allodole o “contentini” inutili e strumentalizzati. Siamo pronti a lottare per il nostro Quartiere con coraggio e determinazione perché Arghillà esiste ed esistono i suoi residenti».
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