LAMEZIA TERME In trasferta per uccidere un pentito di ‘ndrangheta “protetto” nel Bellunese facendolo saltare in aria con una bomba. A raccontare la storia è il “Corriere delle Alpi” che in un servizio riferisce di una udienza del processo in corso a Pesaro per l’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello di un collaboratore di giustizia, freddato in pieno centro della città marchigiana il giorno di Natale 2018. Nell’udienza – spiega il “Corriere delle Alpi” – è stata rivelata la pianificazione di un attentato da parte dei killer della ’ndrangheta nel paese di Canale d’Agordo, nel Bellunese.
Inizialmente si pensava che il bersaglio fosse Girolamo Biagio Bruzzese, fratello della vittima Marcello Bruzzese ma poi dalle indagini, nate dal ritrovamento nel 2021 nella provincia bellunese di alcune armi e di bombe pronte all’uso, è emerso che l’obiettivo reale era un altro soggetto che era stato fatto rifugiare nel Bellunese. La deposizione del pentito di ’ndrangheta, Gianenrico Formosa, ritenuto dagli inquirenti legato un tempo alla cosca Crea di Rizziconi, ha rivelato diversi dettagli importanti confessando la sua partecipazione a un tentato omicidio in Calabria e l’implicazione nella pianificazione dell’attentato a Canale d’Agordo.
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