LAMEZIA TERME «Per chi, come il sottoscritto, in questi anni ha puntualmente denunciato, con le giunte regionali di qualsiasi colore politico, le fallimentari politiche aeroportuali della Regione Calabria che hanno mortificato le potenzialità dell’aeroporto lametino e, di conseguenza, di tutto il sistema aeroportuale calabrese, l’annuncio della nuova base Ryanair a Reggio Calabria è solo la punta dell’iceberg di una politica miope e l’ennesima conferma della debolezza politica della nostra città e dell’amministrazione Mascaro alla guida da otto anni». È quanto scrive in una nota Rosario Piccioni, consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”.
«Otto anni – continua Piccioni – segnati da un unico filo conduttore in tema di aeroporto: Lamezia ha contato poco o nulla nella gestione dello scalo! Lo dicono i dati, lo dicono i fatti. Dalla fallimentare gestione unica dei tre scali, allo stallo nella realizzazione dell’aerostazione il cui primo finanziamento risale addirittura al 2015, ai ripetuti fronti di crisi sul personale, sugli stagionali. Ci sono concreti rischi che la base Ryanair a Reggio Calabria porterà a un depotenziamento del nostro scalo, con la conseguenza di uno scenario aeroportuale calabrese completamente ridefinito e certamente non a vantaggio della nostra città». «Sia chiaro – continua Piccioni – qui non c’è nessun campanilismo sterile. Ci sono dati di fatto incontrovertibili. É evidente che la base Ryanair a Reggio Calabria comporterà una ridefinizione delle politiche dei voli della compagnia. Questo significa che un cittadino dell’alto tirreno cosentino o della Sibaritide, ad esempio, per prendere un volo o per ritornare a casa, dovrà fare dalle 2 alle 4 ore di macchina, nelle condizioni drammatiche in cui versano le nostre reti viarie nonostante gli annunci e i proclami. Non è campanilismo ma mera constatazione di un dato di fatto: la centralità di Lamezia nel territorio calabrese, la vicinanza ai principali snodi comunicativi, alla rete ferroviaria. A distanza di dieci anni, viene da domandare al sindaco Mascaro: è così che Lamezia doveva contare? Non era Mascaro da presidente della Vigor e poi da candidato a sindaco che più volte ha fatto guerre di campanile per parlare alla pancia dei lametini? Non era Mascaro che aveva promesso che con lui Lamezia avrebbe contato addirittura a livello nazionale e che avrebbe superato le altre città calabresi? Ribadisco, Reggio Calabria fa bene a voler contare sui tavoli con i fatti e non a parole e a porre legittimamente le sue questioni. Il problema è la debolezza politica di Lamezia e della sua amministrazione che continua a contare poco o nulla e che sull’aeroporto continuare a stare a guardare. Tutto questo mentre l’aeroporto di Lamezia è l’unico in Calabria a registrare una costante crescita di passeggeri a fronte di una carenza strutturale ormai inaccettabile: non è più possibile utilizzare tensostrutture per il terminal partenze, mentre sulla nuova aerostazione continua ad essere tutto fermo. Quando nel 2022 il presidente Occhiuto annunciò lo sblocco del maxifinanziamento di oltre 200 milioni di euro per i tre aeroporti calabresi, subito riconobbi che si trattava di un fatto positivo se si fosse tradotto in progetti concreti e se si fosse finalmente affrontata la questione dell’aeroporto di Lamezia! Ad oggi, e siamo nel 2024, abbiamo visto pochissimi risultati e soprattutto siamo lontanissimi dal target annunciato di 12 milioni di passeggeri. Che cosa ne sarà se, per effetto del nuovo hub, una delle principali compagnie low cost europee ed internazionali sposterà i voli più “appetibili” da Lamezia a Reggio Calabria? Una politica aeroportuale seria, visto che ci sono sul piatto parecchie risorse, individua piani di rilancio ad hoc per ciascuno dei tre aeroporti. Non depotenzia l’unico scalo di rilevanza strategica sul territorio calabrese. E vogliamo tornare al punto politico – conclude il consigliere comunale – Mascaro cosa dice su tutto questo? Era al corrente dell’annuncio, dato dal presidente Occhiuto e confermato dall’amministratore delegato Ryanair? Disciplina “di partito” a parte, quale è la posizione dell’amministrazione Mascaro sul punto? Se questi sono i “primi effetti” della “coloritura politica” dell’amministrazione Mascaro, finalizzata a suo dire ad avere un rapporto più forte con governo regionale e nazionale nell’interesse della città, l’inizio non promette per niente bene».
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