Città unica: cresce l’entusiasmo della società civile

In tanti tra imprenditori, professionisti, cittadini, comitati spontanei, docenti universitari e giovani, si sono riuniti lunedì scorso a Cosenza, nella sede regionale di CONFAPI Calabria per confrontarsi sul processo di fusione delle tre città Cosenza, Rende e Castrolibero. Non casuale la scelta del luogo, Confapi Calabria è la casa della piccola e media impresa, cuore pulsante del mondo economico e produttivo del territorio ed a luglio dello scorso anno è stata la prima parte sociale audita in Commissione Affari istituzionali sulla realizzanda città Unica. Tante le idee, le  proposte e gli spunti di riflessione lanciati dai rappresentanti della società produttiva, economica e culturale delle tre città che, in modo spontaneo e democratico, hanno partecipato all’incontro. Unico, invece, lo spirito propulsivo alla base di ogni intervento. «Oggi i tre territori non sono più distinti o distinguibili, la Politica non tardi a riconoscere quanto nella sostanza è già accaduto e da diverso tempo» è stata  la voce corale ed incontrastata. Quanto alla resistenza che proviene dal c.d. fronte del NO, la risposta decisa è quella di promuovere il confronto sui contenuti, partendo già dall’analisi dello studio di fattibilità.  «Essere favorevoli o contrari alla fusione dei tre territori è una decisione che deve scaturire dal convincimento e dalla conoscenza dei risultati che ne verranno fuori. Del vantaggio economico, sociale e culturale che il processo di unificazione genererà sull’intera area e sulle vite dei cittadini. Esprimere il proprio Si o No deve essere frutto di una conoscenza delle  reali ricadute del cambiamento nelle nostre vite quotidiane e le prospettive economiche che ne potrebbero derivare. La Politica deve partire dal basso favorendo piuttosto che ostacolando i processi che rappresentano crescita e progresso sociale ed economico per i propri cittadini». Non è mancato chi ha manifestato le proprie perplessità rispetto ai tempi necessari per la realizzazione del nuovo ente e chi ha fatto proposte per una migliore rappresentatività della nuova istituzione politica. Alla fine del partecipato incontro, si è deciso di dare vita ad un nuovo comitato collettore delle posizioni favorevoli al processo di fusione e che si propone di diffondere il confronto sui territori, democratico ed aperto, con tutti i cittadini, anche e soprattutto con i non favorevoli al processo di fusione. «E’ un processo di crescita che non ha ‘maglie di partito’ per cui è necessario ragionare con tutti senza pregiudizi o posizioni preconcette, affinché ciascuno arrivi ad un convincimento consapevole». Un impegno civico non indifferente quello che si propone il neo costituito comitato, lo si intuisce già dal nome Per un voto Consapevole, che prevede l’organizzazione di incontri per settori ed aree tematiche e di confronti su dubbi, idee, aspettative e speranze. Il nucleo operativo di coordinamento del citato neo comitato – del quale fanno parte Candida Tucci e Maria Pia Funaro – si occuperà di favorire e coordinare gli  incontri, i dibattiti ed il confronto anche sul web attraverso la pagina Facebook dedicata, con chiunque avrà voglia di confrontarsi e conoscere perché animato dal desiderio di arrivare ad esprimere la propria opinione in modo libero e consapevole.

*Comitato Per un voto consapevole